— 204 — eluso nulla, lei può comprendere a qual grado di resistenza son giunti i cristiani... L’Arcivescovo di Scutari poveretto li ha presi abbastanza con le buone, ma inutile. Ora han domandato al Governo di aprir essi stessi scuole tanto pei fanciulli che per le fanciulle, e delle nostre scuole non ne vogliono sapere; vedremo a che cosa riusciranno... Non vado più per le lunghe; siccome Lei ha amico D. Pietro Tusha, egli le racconterà esattamente ogni cosa ». Bisogna spiegare con quello che ci dicono altre fonti questi cenni troppo brevi e troppo campati in aria. Fin dal tempo di Mgr. Czarev c’era stata l’idea di chiamare i Padri Lazzaristi francesi nell’Archi diocesi di Scopia attese le terribili necessità di quelle regioni. Mgr. Czarev era risoluto per parte sua di farli venire se i Padri dellla Compagnia non accettavano di stabilire un ospizio nella sua Archidiocesi. Di questo abbiamo fatto cenno altrove e abbiamo pure trattato diffusa-mente delle vicende un po' fortunose del progetto mille volte concepito e non mai attuato di stabilire secondo i voleri di Roma una residenza pei Padri Missionari della Compagnia in quell’Ar-ch¡diocesi. Abbiamo pur veduto qual parte avesse nel lungo intrigo Mgr. Trokshi che aveva certe sue idee particolari e forse obbediva a vicenda al soffio di opposte influenze. Un’eco di quelle influenze si sente nella lettera di un sacerdote che del resto aveva dati segni non dubbi di affetto e di devozione alla Compagnia, D. Simone Luniesi, lettera che egli scriveva da Prizrend a Gjakova in data 1° ottobre 1890. Eccola: Prizrendi 1 Ottobre 1890. Molto R. P. Pasi, Ho rilevato di certo che le mire dell’Austria unicamente sono quelle che vogliono (,) per impedire i Lazzaristi (,) mettere i Gesuiti. Ella se è degno figlio di S. Ignazio odia questa infame politica; per cui Le dò questo consiglio che credo ottimo in tutti i versi che Ella con P. Mazza desista dall’idea di piantare la Missione ambulante in queste parti d'Albania contentandosi di fare il bene nella tanto più bisognosa bassa Albania (intende la Gegenija cattolica); e lasci pure che eseguiscano il loro progetto i figli di S. Vincenzo, che pure faranno immenso bene, e sarà glorificato Iddio egualmente. Anzi se Ella fosse come Saverio non manderebbe in cielo tante anime di bambini turchi