— 333 — lare. Per fortuna la vinse il buon senso quando videro che altri difendevano i Padri. Quanto a Salca fu perfettamente inutile adoperare tutte le industrie della Missione per ottenere la pacificazione dei sangui. Ci fu anzi pericolo che al sentirsi toccare quel tasto nessuno venisse più alla missione. A proposito di sangui sarà bene che riferisca sommariamente il ragionamento solito farsi da quei montanari, come lo sviluppa nei suoi elementi logici il Padre Genovizzi. Il criterio fondamentale sopra cui essi si fondavano “''per legittimare la legge dei sangui era il fatto che non esisteva altro modo non solo di farsi giustizia, ma di difendere la propria vita, le proprie sostanze e il proprio onore, e l’onore per eccellenza che è quello della donna. « Vengono quei di Shala e ci rubano le donne; se iton li ammazziamo ce ne rubano anche altre...; se sanno che non li uccideremo ci derubano e ci ammazzano a loro piacere. Essi ogni sera scendon nella nostra tribù in caccia di noi e dei lustri figliuoli; e sono secoli che vanno facendo cosi; e nessuno vendica i nostri uccisi. E qui ognuno deve essere solidario co’ suoi amici e difenderli e vendicarne le offese, perche solo così saremo da loro aiutati, quando ci troviamo assaliti e in pericolo di essere uccisi. Voi ci dite che solo il Governo può uccidere e far giustizia; ma qui tra noi il Governo non c’è per nulla... Ciò è tanto vero che ricorso qualcuno al Governo di Scutari <• di Giakova perchè procedesse contro chi aveva ucciso .'uccisore di un suo parente od amico, il Governo rispose : egli ha preso il suo sangue; non è reo; ha fatto solo il mio dovere. Dvrque il Governo approva il nostro modo di farci giustizia; e voi venite a predicarci di perdonare? E poi non ci si dà nessun compenso dei danni che ci si recano ammazzandoci i parenti, se non si costringono col fucile in mano. Perdonare! ma se i turchi sanno che non vendicheremo colla morte di uno di loro quella dei nostri, ci ammazzeranno come le mosche. E poi se io non ammazzo il mio nemico quando lo incontro, tutti dicono che sono un vigliacco, non mi stimano più, non mi chiamano nelle adunanze pubbliche, perdo molti diritti della vita nostra civile, e quindi ne avrò danni anche pecuniari; prendono anche i miei nemici ad offendermi anche di più e ad uccidere