— 131 — lamente dopo tre giorni si potè ottenere con preghiere e con denaro di poterlo seppellire. Ma il Governo non impedisce questi disordini? Il Governo non se ne cura, e se anche se ne curasse, non può impedirli; nessuno lo teme; nessuno gli obbedisce. Un giorno del Bairàm il Governatore aveva ordinato di non sparare, come si costuma. Molte centinaia di Turchi circondarono la tenda del Pascià, e quivi tirarono schioppettate finché furono stanchi. Il Pascià ordinò a quelli che custodivano le vigne nei dintorni d’Ipek di non sparare la notte: ed i cittadini uscirono e passarono tutta la notte tirando schioppettate, anzi uccisero un guardiano. Nel giorno stesso che il Pascià-Governatore venne ad Ipek vi furono tre omicidi: uno fu ucciso col zakiz o specie di scure; un altro mentre domandava danari ad un suo debitore, ebbe spaccata la testa collo schioppo; il terzo mettendo in mostra la roba della sua bottega aveva spinto un'asse un po’ troppo verso il suo vicino: questi si lamentò e gli disse di ritirarla, l’altro gli rispose con sei colpi di revolver. Un Turco commise un suo campo da lavorare ad un Greco. Il fratello del Turco si adirò col Greco e gli disse: Perchè sei andato a lavorare il mio campo? Questi rispose d’esser andato d’accordo col suo fratello. Il Turco gli ruppe la testa col manico del revolver. Il ferito ricorse al Pascià militare, che si trovava a due passi di distanza: ma egli lo rimandò al Pascià Governatore civile. Il Governatore chiamò il Turco feritore, il quale non volle prendersi tale incomodo, ma per lo medesimo messo gli rispose, che egli non aveva nulla a fare con lui, e così finì la questione. Il Pascià stesso d’Ipek per passare per un paese sulla via di Mitroviza deve prima domandare il permesso ai zubi di quel paese, giacché altrimenti gli chiuderebbero la via. Anche i Cattolici, come ho accennato più sopra, sono vessati: tuttavia non si osa fare contro di essi quello che si fa contro i Greci. La ragione principale è forse perchè i Cattolici portano armi, e si difendono fortemente, cercando sangue per sangue, mentre i Greci o non hanno armi, o se anche le portano non sanno adoperarle; e non è raro il caso, che un Turco incontrando un Greco collo schioppo o col revolver, glielo tolga bruscamente dicendogli: Queste non sono armi per te: ed il Greco se le lascia prendere e tace. Ma al Cattolico non può mai un Turco far quell’oltraggio, senza pagarlo colla vita. Avviene spesso nei villaggi, che i Cattolici per uno dei loro uccisi, uccidano due o tre Turchi, e per questo sono temuti, ed anche un po’ rispettati ».