— 139 — Dei 24 vegliardi, 4 furon ricondotti a Gilan sotto pretesto di far loro vender le case; in realtà tutto fu venduto dal Governatore che divise coi complici il danaro ricavato, e i 4 cristiani furon tenuti in carcere finché per l'intervento dei Governi francese e inglese furon uniti di nuovo agli altri esiliati. I chiusi nella stalla di Salonicco ci passaron due giorni e due notti senza che nessuno si curasse di loro e essi rassegnati a morir di fame si animavano gli uni gli altri a perseverare. Fu provvidenza che dopo due giorni passasse di là un missionario francese, che viste le guardie a quel luogo le interrogò che facessero; e gli fu risposto che la stalla era piena di prigionieri. Non gli fu permesso di entrare. Guardò per gli spiragli e si accorse di quel che c’era: uomini, donne e ragazzi mezzo nudi, abbandonati sul terreno in mezzo allo squallore. Non potè farsi comprendere se non quando mostrò a traverso qualche fessura il rosario. Allora i prigionieri esultarono di gioia, e a loro volta mostrarono i loro oggetti di devozione significando che erano cristiani. Il buon missionario non potendo ottenere di più riuscì almeno a farsi dare il permesso di visitare quei poveretti. Prese un interpréte, entrò, li animò, e li provvide il meglio che potè del necessario. Tre settimane furon lasciati in quella stalla, finalmente furon fatti partire per Mohalich nell’Asia Minore sulle spiagge del Mar Nero, luogo destinato al loro esilio. Non si possono descrivere i patimenti a cui furono sottomessi durante il viaggio. Parecchi, perchè ammalati furono gettati in mare. Molti bambini furono schiacciati o storpiati dai marinai che passando non badavano se mettevano i piedi sul corpo di quegli innocenti. Più volte le madri si videro strappare di mano i loro piccini che piangevano di fame o di freddo e, spezzate loro le gambe, gettarli in mare. Furon ridotti a tale estremo di sete che cercavano estinguerla bevendo l’acqua del mare. Quattro volte dopo giri interminabili furon ricondotti ni punto dal quale erano partiti col pretesto che il vento o le onde non permettessero di continuare, ma in realtà per stancare la virtù di quegli eroi e renderli o apostati o cadaveri. E riuscirono in parte a fare dei martiri poiché un terzo di essi non