— 33 — con successo altri disordini e abusi. Nota pure che era molto giudizioso e pesato nelle sue parole e che si poteva prestar fede ai suoi racconti. Del resto il fatto dei due missionari uccisi è confermato dalla storia. Il 18 settembre il Padre era di ritorno a Scutari con Mgr. Arcivescovo. Rivide Bajza di Kastrati nel giugno del 1890, invitato dal P. Luigi da Coriano fondatore di quella chiesa, la migliore della Malcija soprascutarina, pel Corpus Domini, ma le missioni vere e proprie le cominciò solo un anno più tardi. Missione di Re?i e Lohe 28 giugno-6 luglio 1891. Al tempo di questa prima missione, Re^i e Lohe non avevan parroco proprio nè cella parrocchiale. Vi si recava a far servizio il vicino parroco di Rrjolli che allora era il zelante sacerdote che tutti conoscono, D. Giuseppe Puka. S’era già in estate quando è il colmo dei lavori e il P. Pasi accompagnato dal nuovo missionario, il P. Giacomo Bonetti e dal fratello Catechista Giuseppe Antunovic vi si recò per secondare le vive istanze del parroco. La povera e piccola chiesa sorgeva anche allora fra due poggi sopra un magnifico belvedere dal quale si domina la deserta pianura di Pustopoja e di Kopliku, il lago di Scutari e le grandi montagne del Montenegro. Dista dalla residenza parrocchiale di Rrjolli due ore e mezzo circa di cammino, ma è facilmente accessibile alla popolazione cattolica mista ai musulmani c sparsa nelle quattro o cinque contrade che formano la parrocchia. Al dire del missionario i cattolici erano allora circa 300. La missione fu cominciata il giorno 28 che era una domenica e si continuò per tutta la settimana coi soliti esercizi della mattina, del mezzogiorno e della sera. Una circostanza aiutò molto pel concorso del popolo. Il paese era infestato dalle cavallette che tutto distruggevano e minacciavano di lasciare il paese in piena carestia. I missionari invitarono i fedeli a ricorrere in modo speciale al Sacro Cuore di Gesù con una processione di penitenza, e pare che Dio abbia esaudito le preghiere di quella povera gente che dicevano aver visto le cavallette abban- 3