— 240 — di poter continuare a vivere insieme come fratello e sorella: avevan già parecchi figliuoli adulti. Bisognava interrogare il Vescovo. Nessuno se la sentiva di recarsi a Xhani a portar la lettera perchè temevano quei di Shala con cui erano in sangue, e per una strada di 5 ore non era molto improbabile incappare in qualcuno di essi. Il Padre indusse finalmente uno a andarci dandogli per compagno il servo Marco che era di Shala. Dopo le funzioni della mattina i missionari partirono per Dajca senza aver mangiato nulla, perchè quei poveri ospiti non sapevano che dare. Al sentire che il servo dei Padri era uno di Shala, quei montanari deploravano di non potersi vendicare contro Shala uccidendo lui. Giunti a Dajca aspettarono la risposta del Vescovo secondo il convenuto, e i due concubinari che a stento avevano seguito fin là i missionari, furon prosciolti dalla scomunica. Da Dajca passarono a Bukmire e vi furono albergati dal capo del paese, la cui famiglia era tutta cristiana, tranne il vecchio nonno. « Anticamente — osserva il P. Pasi — quando i cristiani erano oppressi dai governatori ottomani .il capo di Stimma che doveva spesso presentarsi al Serraglio, per trovare più facile accesso e per entrare ri"11 a benevolenza del Governo, si dichiarò turco. D’allora in poi alla morte del padre si faceva turco il figlio che ne prendeva il posto riguardo al Governo, e così continuò quest’uso fino ad Uik Tsufi, ch’è il vecchio sopra menzionato. Quando a costui dissero che erano venuti alcuni ecclesiastici per insegnare le orazioni ai fanciulli ed istruire il popolo, egli non volle crederlo e disse: Com’è possibile che ciò avvenga senza il permesso di Dio? Sono quattrocento anni che siamo ignoranti e non abbiamo mai avuto chi ci istruisse; però nemmeno ora Dio permetterà questo che sarebbe un miracolo. Quando poi gli andammo in casa, ci accolse bene e mi pregò di benedirgli la casa, il bestiame ed i sepolcri de’ suoi maggiori, che stanno sopra un colle vicino all'abitato. Ma e non ci sarebbe speranza di convertite quelle famiglie turche alla fede de’ loro antenati? È difficile, anzi direi quasi impossibile che quando uno si è fatto turco ritorni al Cristianesimo. Se non che per questi turchi di Stimma non credo ci sia quella difficoltà che c’è in generale per gli altri, essendo pochi, senza giamia, senza Hogià, senza istruzione e misti tra' cristiani con i quali sono uniti di sangue, ed hanno comuni gl’interessi. Fino all'anno scorso i