— 199 — vi si erigesse una chiesetta a comodo di tanti fedeli. Se non che l’anno prima i PP. Francescani per mezzo di protezioni e persone influenti avevano potuto ottenere di fabbricarvi una casetta con alcune stanze che servisse loro di ospizio o stazione. D’accordo con questi era stato deciso di dare a Zlloku§àn una missione alla quale sarebbero venuti tutti i fandesi della vallata, che la desideravano molto, e ne avevan pure bisogno per alcune uccisioni che avevan messo in iscompiglio la popolazione. Ma l’uomo propone e Dio dispone e il resto si sa. La sera stessa cominciò a piovere e continuò tutta la notte e poi neve sopra neve. Sappiamo già che in tali circostanze la vallata si rende del tutto impraticabile per ragione del fango e delle acque. Chi vuol uscire di casa deve rassegnarsi non solo a camminar scalzo, che non sarebbe un gran guaio per gente avvezza a ben altri disagi, ma ad affondare il piede fino al ginocchio, e questo è un affare un po’ più serio. Si dovette rinunciare alla missione. Data l’impossibilità delle strade i missionari non poterono prendere a traverso la valle il cammino più breve per recarsi a Prizrend lungo il Drino; convenne ritornare a Ipek, e di là il giorno seguente il Padre col suo catechista Pjeter Jaku e con una guida prese la via di Gjakova dove giunsero la sera non senza pericolo di restar affogati nelle acque dei torrenti. Da Gjakova discesero a Zymbi dove istruì e preparò alla comunione pasquale le persone più distanti dalla chiesa. L’8 marzo ricorrendo il XXV anniversario di sacerdozio di S. E. Mgr. Trokshi, il Padre in mezzo ai sacerdoti convenuti per la festa, rappresentò la Missione Volante e il Collegio Pontificio di Scutari (1). Due giorni dopo era di nuovo in viaggio per Ferìzovic a farvi un triduo ai pochi cattolici tutti immigrati da Scutari o Prizrend, Gjakova o Jànjevo. Si recarono poi a Scopia dove fu data con eccellenti risultati una Missione di otto giorni. In questa occasione fu riordinata l’Associazione dell’A-postolato della Preghiera e organizzata la Congregazione Mail) Il Collegio Pontificio e i Missionari cercarono sempre di far del loro meglio per onorare l’Arcivescovo Trokshi. La partecipazione a cui si accenna qui del P. Pasi a una festa del Prelato, richiama la festa molto più solenne che s'era celebrata a Scutari il 5 Marzo 1893, quando Pasquale