— 42 — finite. Non avendo i due missionari con sè il catechista, il peso delle prediche dovette sostenerlo tutto il P. Pasi, mentre il P. Genovizzi attendeva ai ragazzi. Fra l’altro bene ottenuto, fu tolto del tutto l’abuso di non mandar mai alla chiesa le figliuole dal giorno che si fidanzavano. Trovo notato che la predica del perdono suscitò una commozione incredibile; tutti scoppiarono in un pianto che nei ragazzi e nelle ragazze specialmente pareva irrefrenabile. Tutti accorrevano al Crocifisso gridando: Ballali hallóll! (perdono, perdono!). C’erano in Beltoja 4 sangui. Due furono perdonati, gli altri due rimasero ancora nell’anima di due ostinati che non vollero prender parte alla missione e erano rimasti fuori del paese. Anche due fratelli ladri, viziosi, dati a ogni sorta di delitti, furon per metter in ¡scompiglio tutto il paese nei giorni della Missione. Avendo essi commesso un omicidio, il myftàr o capo del villaggio, li aveva accusati, com’è uso, al governo. Allora essi minacciarono un sangue alla sua famiglia se non pagava loro una certa somma sotto il pretesto che li avesse accusati anche di furto. Non valsero scuse e ragioni : il giorno delle Palme i due furfanti fecero dire al myftàr che non mandasse nessuno alla chiesa quel giorno perchè sarebbe stato ucciso. Con tal minaccia volevano o indurlo a consegnare la somma richiesta, o a togliergli l’onore come a uno che per loro timore non avesse osato recarsi alla pubblica chiesa. Per quel giorno non avvenne nulla; il giorno seguente si rimisero all’opera, e tesero un agguato per quando, terminata la predica del perdono, la gente ritornasse a casa, e fu una provvidenza di Dio che quella famiglia sfuggisse a una sciagura. I due rimasero ostinati, sempre più decisi di compiere il loro esecrabile divisamente. È ora che ritorniamo ai monti, dove tutto è più grande, più forte, più splendido. I due sacerdoti di Slikreli, D. Nikolle Ashta e D. Pjeter Tusha, e con questi il M. R. P. Luigi da Coriano dei Riformati, Pro-prefetto della Missione di Kastrati vogliono la Missione. Si decise di cominciare da Bajza che era la residenza del Padre, e il P. Pasi col P. Sereggi accompagnati dal Fr. Antunovic volevano recarvisi per la fine di maggio, se