— 188 — Kate o Caterina proprietaria della cappella e della casa attigua di cui avrebbe fatto donazione, in morte, ai Frati minori perchè servisse loro di ospizio. Ora la questione prese una tal gravità che Mgr. Arcivescovo il giorno dell'Assunta, dopo la Messa pontificale che celebrò nel santuario di Crnagora colpì di scomunica maggiore davanti a un immenso popolo che vi era accorso, la Kate e quanti altri la favorissero nelTimpedire l’esecuzione dei suoi ordini. Ora che il prelato è disceso nella tomba e ha portato con sè il rumore e la tempesta di quei giorni, possiamo tranquillamente esprimere il nostro stupore di fronte a decisioni così gravi e così precipitate. Di fatto furon relativamente pochi quelli che si sottomisero a ordini così terribili. La maggior parte dei ribelli rimasero ostinati e non solo continuarono a frequentare la cappella e a trattare con la Kate, scomunicata vitanda, ma si procurarono la protezione e l’aiuto delle famiglie principali di Gjakova tanto cristiane come turche, risoluti a non permettere mai che gli ordini deH’Arcivescovo fossero eseguiti. Urgeva pertanto metter riparo a scandalo così orribile che avrebbe potuto degenerare in scisma o peggio apostasia. L’Arcivescovo aveva voluto che il padre ci desse una missione fino dai primi giorni. Se non che le circostanze in cui si trovava quella faccenda, non avevano permesso che si facesse nulla. Bisognava prima accomodare la controversia; ma nè il prelato voleva cedere, nè gli ostinati piegarsi e obbedire. Alla fine l’Arcivescovo per impedire i mali maggiori che si minacciavano decise di mandare il P. Pasi, che si vede aveva certo dato i suoi buoni consigli, con pieni poteri, concedendo che la cappella rimanesse aperta e S. Antonio non ne fosse trasportato. Su tal base il missionario poteva lavorare per il ritorno di quel popolo all’ubbidienza. Ecco come il Padre espone l’intricatissima questione in un suo Pro-Memorìa: Morto il P. Emilio (da Cles che aveva fondata la Cappella) venne il P. Camillo da Raja. Mons. Troksci voleva chiudere l’ospizio e la Cappella. La Cata e il popolo si opposero. l’Arci->escovo il giorno dell’Assunta a Zernagora scomunicò la Cata nominatim, e quanti la favorissero. Si volea portare altrove la statua di S. Antonio; il popolo vi si oppose. Dopo la scomunica molti cessarono di andar nella Cappella e di parlare colla Cata,