— 107 — sua tradizione di romanità. Ciò si deve al fatto delle sue relazioni spirituali con Roma e a quella specie di internazionalismo che non permise si foggiasse unicamente su questo o quel tipo bizantino o slavo. Di fronte all’Albania, a questa reliquia di remotissimi tempi europei, essa può avere un rapporto di comunanza di origine traco-illirica, di razza, ma non mai di comunione politico-nazionale nel senso moderno della parola. Essa fu successivamente dal punto di vista dell'appartenenza politica, traco-illirica sotto atavici regimi frammentari di tribù, poi romana, bizantina, bulgara, serba, turca. Durante l’epoca turca l’elemento albanese essendosi venuto rinforzando nel vilajèt, (circoscrizione territoriale turca), questo anche per motivo antislavo, fu considerato parte di una grande Albania. In realtà gli storici dal tempo della caduta dell’impero Romano fino alla conquista ottomana definiscono le frontiere etniche di quella che passò più o meno come Albania nel Medio Evo con misure più modeste che non abbia fatto poi la Turchia, comprendendo nel Nord il territorio di Antivari, di Tuzi, Hotti, e a mano a mano Prizrend e Debra (Dibra). Certo era più grande che non l’abbia fatta la triste e ipocrita politica dei tempi moderni. Scopia conservò indubbiamente un legame spirituale con la Prevalitana, ma anche dal punto di vista giuridico mantenne più o meno sempre intime relazioni con questa provincia ecclesiastica che durante il basso Medio Evo e sotto il governo ottomano faceva capo ad Antivari. Ciò dovette contribuire a non perdere il carattere latino-occidentale. Sembra infatti indubitato che ci siano state nell’archidiocesi di Scopia meno oscillazioni scismatiche che nell’archidiocesi di Durazzo. Osserviamone, nello specchio della storia, le vicende capitali, in mezzo ai grandi mutamenti politico-ecclesiastici che ebbero luogo in quella parte centrale dei Balcani. È possibile ammettere sui testi oscuri di antichi scrittori ecclesiastici, come Origene, che il cristianesimo si sia presentato alle foci del Danubio fin dal primo secolo. Sulle rive di questo fiume nella Pannonia dove sorse poi la metropoli religiosa del- 1 l ngheria, Estergon (Gran), dalle tradizioni cristano-pagane, che s incontrano »opra un fondo primitivo sotto i veli della