Ormai anche nella letteratura divulgativa interessata agli Slavi non solo aumentava il ritmo di produzione, ma via via si facevano luce opere rivelanti sempre maggiore coscienza e conoscenza o curiosità di ogni ramo del grande e complesso mondo slavo. Di qui continue variazioni di prospettive e di bilanci nel nuovo patrimonio della slavologia italiana. Notevole il progresso delle traduzioni Notevole, anzi notevolissimo il cammino compiuto dalle traduzioni. Se le pubblicazioni divulgative o scientifiche di carattere generale s di argomento particolare si erano rese ormai indipendenti e sempre più raramente ricorrevano alle traduzioni di opere straniere, il crescente interesse al mondo slavo e il crescente numero di coloro che di esso si interessavano, diedero incremento grandissimo alle traduzioni di opere di letteratura amena. Era questo il modo più efficace di mettere a contatto vaste cerchie di pubblico con i frutti svariati del gusto e del pensiero slavo. Il loro numero andò crescendo di anno in anno e nessuna letteratura slava vi fu esclusa. Ricca ormai e varia la loro bibliografia. Nella scelta di tante opere da tradurre furono determinanti ragioni storiche e politiche, esigenze letterarie e simpatie personali. Pacifico fu il prevalere assoluto delle traduzioni in prosa su quelle in versi. Egualmente le opere moderne prevalsero su quelle antiche, che le letterature slave riuscivano attraenti nel periodo moderno: il grosso pubblico era portato alle « novità », e, al passato lontano e umbratile, ricorrevano solo dilet- verso il 1940 e soprattutto con riviste e con argomenti letterari, bisogna ricordare dello storico Ivan Dujcev, oltre agli Avvisi di Ragusa, già ricordati : Il francescanesimo in Bulgaria nei sec. XI11 e XIV, Roma, 1935, da Miscellanea Francescana, XXXIV; Appunti di storia bizantino-bulgara, Roma, 1935, da Studi bizantini e neoellenici, IV; Il cattolicesimo in Bulgaria nel secolo XV11 secondo i processi informativi sulla nomina dei vescovi cattolici, Roma, 1937; Aspetti della civiltà bulgara del Medioevo. Dal paganesimo alla fede cristiana in L’Europa Orientale, XIX (1939), f. XI-XII e vari altri articoli della stessa rivista o nella Vita bulgara di Sofia del 1941, concernenti soprattutto le relazioni fra la Bulgaria e l’Italia. Del poligrafo Giorgio Nurigiani, oltre a grammatiche e dizionari che ricorderemo poi, possiamo segnalare, anche se si tratta di opere non tutte pubblicate in Italia: Dieci anni di vita bulgara, Sofia, 1931; La Macedonia nel pensiero italiano, Roma, 1933; Italia e Bulgaria nel presente e nell’avvenire, Roma, 1934; Glorie bulgare, Sofia, 1942. - 631