Ma l’argomento più suggestivo e più corrispondente allo spirito dei tempi furono le guerre con i Turchi. L’epopea della cristianità in armi vi trovava la sua ragione d’essere. Gli stati cointeressati vi trovavano alimento alla loro politica estera. La Controriforma se ne compiaceva e addirittura se ne faceva promotrice. La turcologia ed il falangismo letterario della Rinascita ne avevano preparato egregiamente il terreno. Con questi occhi si era guardato per lo più alle guerre dei Cosacchi contro i Turchi. Facilmente immaginabile l’eco che ebbe la vittoria di Sobieski a Vienna nel 1683! Era un avvenimento decisivo per i destini d’Europa e in particolare per gli Stati che erano continuamente minacciati dai Turchi. Il vincitore poi era un italianizzante che aveva studiato a Padova, era in cordiali rapporti con i principi di Toscana, nella battaglia aveva avuto seco segretari e confidenti italiani, e subito dopo la vittoria aveva, mandato, con un autografo italiano, al papa Innocenzo XI il « vessillo del profeta » trovato nella tenda del gran visir... Alla vittoria poi avevano contribuito il papa, il granduca di Toscana ed altri principi e stati italiani inviando propria gente e denaro e doni in grande quantità. Era il trionfo della cristianità tanto auspicato da Innocenzo XI. Seguì una fiumana di pubblicazioni celebrative. Gran parte fu accademia di poesia e prosa encomiastica, vuota di qualsiasi contenenza e serietà storica. Non mancarono però, in molto minor misura, anche relazioni sulla topografia della battaglia, sull’assedio, sui combattimenti, sul bottino, su vari messaggi e festeggiamenti. Panegirici e « ragionamenti » semistorici e semiletterari ripresero il vecchio vaticinio sul crol- lo dell’impero ottomano e prospettarono 1’« ecclipsis » e la « finis » della Turchia. La figura del re polacco Sobieski, com’era doveroso, vi ebbe il massimo rilievo (1). Era lui che Iddio aveva chiamato a dare il colpo di grazia ai Turchi, come andava dicendo fra Niccolò Armi. Novello, La relazione dintorno ai Cosacchi di Alberto Vimina, s.d. estr. da Archivio storico di Belluno, Feltre e Cadore, VI, n. 36. (1) Già nel 1673 si era parlato di Sobieski: Relazione della Vittoria insigne che le armi polacche c lituane hanno ottenuto contro i Turchi alle rive del fiume Niestro in Valacchia il giorno di S. Martino l’anno 1673, Firenze, 1673. Ma all’anno della liberazione di Vienna risale il grosso delle pubblicazioni : Descrizione dell’apparato militare de’ Turchi nell’assedio di Vienna..., Venezia, 1683 (con un sonetto in lode di Sobieski); Diario dell’assedio di Vienna.., Venezia, 1683, G. B. Ghelen, Relazione compendiosa, ma veridica di quanto è passato nel fumoso assedio di Vienna, attaccata dai Turchi..., Genova, s.d.; — Relazione vera 242 —