essenzialmente politica e militare. Morale: l’Italia doveva curare l’amicizia degli Slavi balcanici non solo per abbattere l’Austria, ma anche per tenere lontana la Russia dall’Adriatico e, addirittura, dal Medi-terraneo (1). Con i Bulgari in particolare si è stati piuttosto indulgenti. Era indulgenza storica, la quale cercava di comprendere e giustificare o compatire la — diciamola —• « defezione slava » o russa della Bulgaria, cioè il suo schieramento a fianco delle potenze centrali. Per giudicare il suo atteggiamento, le sue « speranze e delusioni » si volle cioè consultare la storia, dalla quale si comprese che la Bulgaria aveva sognato ancora «il grande sogno dello zar Simeone » — la sovranità nei Balcani — e che torti e ingiustizie le erano stati fatti dai precedenti trattati di pace, a incominciare da quello di Berlino. In altre parole: la Bulgaria s’era dovuta schierare a fianco di quel gruppo di potenze belligeranti che le offrivano le maggiori probabilità di realizzare una rivincita. Gli Italiani, che in fatto di ingiustizie e di rivendicazioni erano teneri ed edotti, la potevano ben comprendere! Del resto è argomento che è stato appena sfiorato in sede particolare (2). (1) Oltre al Musoni e al Guyon, che ricorderemo poi, hanno guardato agli Slavi meridionali con speciale riguardo alla loro posizione balcanica: A. Bal-dacci, La Balcania economica, Roma, 1914; E. Guarino, Nei Balcani durante la guerra, Milano, 1914; E. Ximenes, Popoli balcanici-, note d’attualità, Bergamo, 1914; Wild, A proposito degli insegnamenti della guerra balcanica sull’impiego tecnico e tattico dell’arti glierie, Roma, 1914; A. Pernice, Origine ed evoluzione storica delle nazioni balcaniche, Milano, 1915; C. Pettinato, Russia, Balcani e Italia, Milano, 1915, Italia e Austria nei Balcani, Milano, 1915, e Lo slavismo in Russia e negli stati balcanici, Milano, 1915; C. Ranzo, Un viaggio attraverso i Balcani nel 1575, Milano, 1915; C. Sforza Un viaggio attraverso i Balcani nel 1575, Firenze, 1915; A. Ricchetti, La guerra nella penisola balcanica : prima raccolta di dati e notizie, Torino, 1915; Id., La cavalleria nelle due guerre balcaniche, Pinerolo, 1915; L. Lodi, L’Italia e la guerra nei Balcani, Roma, 1915; — Il vespaio balcanico : storielle e favole, Firenze, Campoimi, 1916; A. D’Alia, La Balcania nella sua evoluzione storico-politica, Bologna, 1916; G. A. Colonna di Cesarò, L’ora della quadruplice nei Balcani, Roma, 1916; G. Ricchieri, il fato geografico nella storia della penisola balcanica, Roma, 1917; R. A. Masini, / Balcani nel futuro assetto mondiale, Firenze, 1918; C. Spellanzon pubblicò a puntate nella Rivista delle Nazioni Latine del 1918 la prima parte della sua oggettiva opera Vinti e vincitori nei Balcani, apparsa nel 1926 a Milano e tradotta poi anche in bulgaro. (2) R. Agostinelli, L’opera della Croce Rossa Italiana in Bulgaria, Foligno, 1914; B. Maineri, La Bulgaria, Firenze, 1915; E. Ximenes, Attraverso la Bui- 590 —