mitato dei profughi montenegrini » svolsero intensa opera di propaganda — coadiuvati anche da parecchi Italiani — per guadagnare l’opinione pubblica alla loro causa. Ma siccome il pericolo dell’annessione si presenterà appena verso la fine del conflitto, per tanto le loro pubblicazioni si sono limitate ad alcuni opuscoli di esaltazione patria e ad articoli di contingenza nella loro Revue du Monténégro, diretta a Roma nel 1918 da Roberto Albino (1). La grande alzata di scudi seguirà poi. In complesso modesto fu il contributo degli Slavi e non slavi in questi primi orientamenti verso il loro tumultuante mondo mentre la guerra ancora infuriava con alterne e tremende vicende. Esso va ricordato — oltre che per criteri tecnici di evidenza bibliografica — soprattutto per mettere in evidenza ancora una volta tutte quelle realtà e idealità politiche che hanno messo a contatto o a conflitto l’Italia e i vari stati slavi. Va ricordato pure, per dare rilievo e onore alla classica liberalità italiana, che anche nel campo intellettuale l’Italia in casa sua ha largamente concesso agli stranieri — come già disse il Tasso — « liberi sensi in libere parole ». ha parola agli Italiani Più ricche e varie e interessanti le opere scritte da Italiani. Era naturale che anche gli Italiani volessero dire le loro impressioni su argomenti di sì scottante attualità. Era la passione politica che li spingeva. Era il desiderio di novità. C’era anche la possibilità o il dovere morale di orientare e di chiarire problemi, di cui si aveva una certa competenza. Buona stoffa avevano i giornalisti che, come inviati speciali, passavano da un fronte all’altro, da un argomento all’altro. Gli uomini d’armi poi potevano valersi di particolari impressioni ed esperienze di guerra. Coloro che precedentemente si erano occupati di cose slave non avevano che da battere una via già tracciata. Cultori di discipline affini avevano pure spianato la via a opportune divagazioni. C’erano infine tra i sudditi austriaci gli esperti uomini politici e i ferventi patrioti italiani che dalle loro dure esperienze volevano trarre insegnamenti sul mo- (1) P. Dobretchitch, Il Montenegro nel conflitto mondiale, Roma, 1917; Id., Le Monténégro dans le conflit Européen, Roma, 1917; K. Lucitch, Per il Montenegro, Milano, 1918. Si ricordi pure P. Laconay, Serbi, Montenegrini. Belgi, Palermo, 1918. - 585