di parte; relazioni con gli stati vicini. A proposito della Moscovia, osserva: «il Moscovita è grande e potentissimo principe, il quale molti anni continui ha guerreggiato col regno di Polonia... possiede 15 ducati, 16 grandi province e due regni... » ; se la Polonia lo eleggesse per suo re « si farebbe formidabile appresso tutti i principi del mondo ». E a proposito di come erano disposti verso Venezia gli stati confinanti con la Polonia informa, in altre relazioni (1), che la Transilvania dimostra grande simpatia per Venezia, che la Valacchia è pronta ad affiancarla, che la Svezia è « del medesimo animo di prima » cioè favorevole a lei, e della Russia afferma letteralmente : « ama et stima la Signoria di Venezia grandemente sopra gli altri principi d’Italia, et che se venisse altra occasione contra il Turco, ch’egli in persona ande-rebbe da quella parte con duecento mille Moscoviti contra Tartari ed altri sudditi del Gran Signore » (2). A parte i soliti ottimismi diplomatici e la mancata realizzazione di certi piani politici, l’attività e la corrispondenza di Girolamo Lippo-mano si elevano al di sopra di tante altre missioni e relazioni e meritano particolare rilievo. Esse rispecchiano egregiamente tanto la situazione polacca, quanto gli interessi veneziani ad essa legati. La Boemia, dopo le guerre hussite, che, come vedremo, avevano interessato soprattutto la Chiesa di Roma, e dopo che la signoria asburgica l’aveva privata della sua indipendenza statale e culturale, si scolora nell’orbita variopinta dell’impero, e agli occhi dei suoi osservatori esteri perde particolare fisonomia e importanza. Ma anche così mimetizzata, non sfugge all’osservazione degli ambasciatori veneti, che ben sanno che cosa voglia dire « Germania » e che cosa vogliano dire gli stati da essa incorporati. Perciò nelle lunghe e così dette Relazioni di Germania essa figura sempre al suo debito posto, sia pur, talvolta, confusa con la Moravia, che le toglie il nome. Così Leonardo Mocenigo nella relazione del 1559, reduce da Ferdinando I, parla del ducato di Slesia e dei marchesati di Lusazia e di Moravia e in compendio porge tutte quelle notizie geografiche, sociali, economiche e politiche che rispondono ad un tipo ormai convenzionale di questionario diplomatico. Nessun accenno però alla lingua ed alla nazionalità degli abitanti (3). (1) Pubblicate da A. Cieszkowski, Op. cit. passim. (2) A. Cieszkowski, Op. cit. 317-318. (3) E. Alberi, Op. cit. serie I, voi. VI, pag. 91-93. 108 —