Walter Scott. Altre versioni ne curarono il Nodier (1) per la sua Smarra e il Mérimée per quella mistificazione di canti popolari che è La Guzla ou choix de poésies illyriques recuillies dans la Dalmatie, la Bosnie, la Croatie et l’Herzégowine del 1827. E sono pochi i successivi traduttori europei (compresi gli italiani) di poesia popolare serbo-croata, che nelle loro raccolte non abbiano dato posto e onore alla « Canzone dolente della nobile sposa di Asan Aga », di fortisiana memoria (2). Per merito quindi del Fortis la poesia popolare serbo-croata, primitiva e ignorata, entrò nei più aristocratici e raffinad salotti letterari d’Europa, da Venezia a Parigi, da Weimar a Londra. Ben meritato, quindi, tanto riconoscimento al suo felice scopritore e valorizzatore. Fervore intorno alla poesia popolare serbo-croata in Dalmazia Per merito ancora del Fortis, in Dalmazia si è manifestato un interesse speciale per la poesia popolare serbo-croata, che fino allora era passata quasi inosservata e nessuno aveva degnato di studi particolari e di considerazione speciale. La cosa è naturale perché era lì che essa ancora fioriva e lì il Fortis l’aveva scoperta; e la Dalmazia partecipava ancora in pieno alla vita intellettuale d’Italia. Il Fortis poi aveva fatto sul posto parecchie conoscenze, come risulta dal suo carteggio, e oltre che con la sua opera deve aver comunicato anche personalmente il suo ardore per quel genere di poesia che da cenerentola era destinata a diventare regina. A Ragusa, dove il Fortis pure era stato e aveva avute parecchie relazioni, il gesuita e maestro di poetica Giorgio Ferrich (Ferie), da buon favolista e membro dell’Arcadia, raccolse un centinaio di proverbi popolari serbo-croati e ne compose altrettante favole parafrasandoli molto arbitrariamente in senari giambici, che, col titolo di Fabulae ab illyricis (1) Della versione latina del Ferrich si farà menzione poi. (2) Per la fortuna del Fortis nella letteratura tedesca cfr. : F. Miklosich, L ber Goethes Klaggesang von der edlen Fraue des Asan aga. Geschichte des Originaltextes und der Übersetzungen in Sitzungsberichte dell’Accademia di Vienna, 103 (1883); St. Tropsch, Njemac\i prijevodi narodnih nasih pjesama in Rad, 166 (1906); C. Lucerna, Die südslavische Ballade von Asan Agas Gattin und 'hrc Nachbildung durch Goethe, Berlino, 1905; M. Curcin, Das serbische, 1 ol\slied in der deutschen Literatur, 1905. La letteratura poi in generale sulla Hasanaginica è ricchissima, ma più che '1 Fortis riguarda la poesia popolare e perciò non la si cita qui. — 309