Conclusione? I viaggi dell’Alfieri, fatti per curiosità e passatempo, anche se gli dettero esperienza di cose e di persone, non arricchirono la sua cultura letteraria ed ebbero anzi l’effetto di guarirlo dell’amore all’esotismo. L’Alfieri quindi, sia pure in veste satirica e in tono faceto che equivocano la verità e la sincerità, rappresenta l’italiano che dall’esotismo e dal cosmopolitismo resta completamente deluso, e trova inutile « l’Europa tutta a scalpitare ». In questo senso la satira è istruttiva come documento storico dell’epoca. E quanto dice della Russia, è sinceramente sentito perché le stesse cose, e più atrocemente, afferma nella Vita, della quale la Satira non è che una riduzione in versi. Nel suo esotismo la Russia è la delusione più forte anche perché egli aveva letto Voltaire e nell’Accademia di Torino si era trovato con dei Russi che gli avevano « magnificato assai quella nascente nazione ». E poi per lui c’era in Russia ancora troppa tirannide, troppa « genìa soldatesca », troppi « barbari mascherati da europei »... Fu insomma questo il suo viaggio « più spiacevole, tedioso e oppressivo » (1). Teatro d’ispirazione slava Altri contatti hanno avuto differenti esiti letterari. Il sentimento religioso, curato e tramandato dalla Controriforma in armonia con la tradizione agiografica, ha cercato alimento al dramma sacro anche in figure di Santi slavi, alternando alla vecchia tragedia il nuovo oratorio. All’« Histoire de la Russie » del Lomonosov, tradotta in francese, attinse il conte Paolo Emilio Campi per comporre, in cinque atti, una poco tragica tragedia sulla conversione al cristianesimo del principe russo Vladimir (2), e dedicarla a Caterina II. Il santo preferito dei cattolici Boemi e glorificato tanto dalla Controriforma, Giovanni Nepomuceno, ispirò invece a Venezia (la città dei mille Santi) un oratorio a Matteo Ficco (3). Nella stessa epoca, un Italiano residente (1) Tutti i pensieri sono presi dalla Vita scritta da esso, ed. Le Monnier, 1853. (2) P. E. Campi, Woldomiro o sia la conversione della Russia, Modena, 1783. (3) M. Ficco, Il trionfo dell’invittissimo Protomartire Giovanni Nepomucc-no Canonico Penitenziere di Praga. Oratorio da cantarsi nella Chiesa Parrocchiale ' Collegiata di S. Paolo nel giorno consacrato al suo glorioso martirio, dedicato " 1 E. Giovanni Soranzo, Senatore amplissimo, Venezia, 1767. — 329