Diverse le vicende della sua vita, diversa l’opera sua. La fase più importante della sua vita si svolse in Polonia, che non a torto divenne la seconda patria dell’ « Italus in Polonia exul ». Da prima egli aveva studiato a Venezia e poi era passato a Roma, dove con Pomponio Leto aveva fondato l’Accademia Romana, ma dove aveva preso parte a una congiura contro Paolo II, per cui dovette fuggire e peregrinare di città in città. Il destino volle che, battendo la via tracciata dalle relazioni italo-polacche, egli finisse, intorno al 1470, in Polonia. Qui, con l’aiuto dell’arcivescovo di Leopoli, Gregorio Sanoski, che sarà uno dei primi umanisti polacchi, e dell’arcivescovo di Cracovia, Zbigniew Olesnicki, che fu cancelliere di stato e amico del Piccolomini, ma soprattutto per il suo ingegno salì presto ad altissime cariche e fu operoso sino alla morte (1496) tanto nel servire la patria adottiva, quanto nel diffondere le idee umanistiche della madre patria. Mirò soprattutto a eliminare la tensione che c’era fra Polonia, Ungheria, Boemia e caldeggiò, sì, la partecipazione della Polonia alla lotta contro i Turchi, ma non rinunciò a relazioni amichevoli col sultano. Sostenne perciò numerose e difficili legazioni a Costantinopoli, a Vienna, a Roma e a Venezia, e se non sempre ebbe mano felice, agì sempre con retta intenzione e agì per lunghi anni sul pensiero politico della Polonia. Al suo carattere laborioso, ma scontroso, al suo ingegno rigoglioso, ma sfrenato, si devono, oltre che l’attività pratica dello statista e del diplomatico, diverse opere storiche, orazioni, epistole, trattati politici Calvelli, Un umanista italiano in Polonia. Saggio biografico critico, Castelfio-rentino, 1919; G. Agosti, Un politico italiano alla Corte Polacca nel sec. XV. Il Consilium Callimachi in Memorie dell’Istituto Giuridico della R. Università di Torino, 1930; B. Kieszkowski, Filippo Buonaccorsi detto Callimaco e le correnti filosofiche del Rinascimento in Giornale critico della filosofia italiana, Messina, 1931; N. Nuoci, Un umanista senese in Polonia in La Diana, 1931; E. Marri Cacciotti-C. Talei Franzosi, Un umanista italiano Duce della Polonia nel secolo XVI: Callimaco Esperiente, estr. da Firenze, marzo 1938; E. Mattone Vezzi, Di Filippo Callimaco Buonaccorsi statista di Polonia, San Gimignano, 1938; J. Ptasnik, Un precursore di Machiavelli in Polonia : Filippo Buonaccorsi detto Callimaco in L’Europa Orientale, 1938; B. Solimena, I Consilia di Callimaco (Filippo Bonaccorsi) in Miscellanea storica della Valdelsa, 56 (1950). Per la bibliografia polacca cfr. G. Korbut, Literatura pols\a, Varsavia, 1929, I, 47. Da aggiungere : W. Garbacik, Kallimach ja\o dyplomata i polity\, Cracovia, 1948 e in Rozpravy A\ademii Umiej§tnosci, voi. 48; K. Kumaniecki, Twórczosc poetyc\a Filipa Kallimacha, Varsavia, 1953. 90 —