sull’espansione degli Slavi con speciale riguardo alla demografia, quindi con riferimend paletnologici, linguisdci, ecc. dalle origini — dall’« habitat» della cosiddetta Polesia - all’assestamento finale nelle sedi che oggi occupano (1). Immancabile, invece, ancor una volta il discorso sul panslavismo, sul quale si è tanto spropositato. Ma questa volta il Giusti l’ha colto nel segno e con intelligenza e chiarezza ne ha illustrato i principali aspetti; solo vi è mancata la rispettiva documentazione bibliografica e gli Slavi meridionali sono passati un po’ troppo in penombra (2). Il panslavismo a sua volta ha reso ancor attuale Mazzini, il quale, del resto non ne aveva mai capito bene le idealità e le finalità, come abbiamo avuto più volte occasione di notare. E come si sono riunite e ripubblicate le sue cosiddette Lettere slave (3), così nuovamente il Giusti ha voluto esaminare i lati salienti dei rapporti politici e culturali fra Mazzini e il mondo slavo e ci ha dato un bel volume di oltre trecentocinquanta pagine, in cui affiorano gli stessi pregi e gli stessi difetti dell’opera precedente, or accentuati ed or attenuati (4). Un tentativo di storia delle letterature slave (5) fu fatto dal Maver, ma salvo le poche pagine introduttive, che hanno carattere sintetico, ogni letteratura fu considerata a sé, escludendo le più modeste e tenendo conto essenzialmente del grande secolo XIX: quindi un panorama parziale e tematicamente ancora imperfetto (6). Tre volumi di Studi di letterature slave ha pubblicato il Lo Gatto, ma essi non sono dedicati a problemi di « letterature slave » ; contengono semplici studi su singoli autori o su singole letterature (assenti completamente quelle degli Slavi meridionali), che perciò saranno ricordati altrove. Né essi hanno un carattere sincronico o comparativo se si escludono i saggi su (1) H. Sonnabend, L’espansione degli Slavi, Roma, 1931. (2) W. Giusti, Il panslavismo, Milano, 1941. Di recente: Storia del panslavismo, Roma, 1946; Il congresso slavo di Praga, Trieste, 1948; Un contributo allo studio dell’ideologia slava. La figura di Svatoplu\ Cech, Trieste, 1950. (3) G. Mazzini, Lettere slave, con prefazione di F. Canfora, Bari, 1939. (4) W. Giusti, Mazzini e gli Slavi, Milano, 1940. (5) Quello del Prampolini nella sua poderosa Storia universale della letteratura appartiene al periodo seguente. (6) G. Maver, Le letterature slave nei secoli XIX e XX, Padova, 1925, e nell’Europa nel secolo XIX a cura di D. Donati e F. Carli, voi. II, Padova, 1927. - 667