Ferdinando Bertelli incominciò con una magnifica raccolta di incisioni in cui da prima incluse alcuni tipi di « Sclavonici » di Dalmazia e poi accolse anche costumi polacchi e moscoviti: tutto senza commenti, col solo titolo della tavola, ma tutto magistralmente e con un senso di abilità realistica (1). Un passo avanti è stato fatto da Cesare Vecellio, con una raccolta di Habiti antichi et moderni, a cui in successive edizioni si volle aggiungere anche il nome del suo grande parente, il Tiziano (2). Il passo avanti sta nell’aumento delle incisioni che comprendono i costumi di tuttto il mondo, nel fatto che per un popolo sono dati parecchi esempi e che per ogni popolo c’è una, diciamola, didascalia storico-geografica. Lo stesso progresso, in particolare, vale per gli Slavi. Ci sono quindi Boemi, Slesiani, Polacchi, Ruteni, Russi, Croati, ecc. E ci sono donne e uomini, nobili e plebei, spose e zitelle, soldati a piedi e a cavallo, ambasciatori e.... capi di Euscocchi, cioè Uscocchi. Dei loro paesi c’è una piccola descrizione che dà un’idea della posizione geografica, della figurazione e fecondità del suolo, della popolazione e dei suoi usi e costumi. Particolareggiate le note sui costumi. Non mancano osservazioni nuove e originali, come quella del Signor dei Croati « quale non molto tempo fa fu in Vinegia da questi Signori molto accarezzato », o come quella del principe di Moscovia, il quale prima di maritarsi « sperimenta » le più belle e le più virtuose donzelle del suo impero. Ottimi i disegni e le incisioni: rendono ancor più importante questo, diciamolo modernamente, album che, come disse il suo autore, volle dilettare, ma anche educare. Anche la Chiesa volle avere il suo album (3) e il gesuita Filippo Bo-nanni la provvide di uno o più « Cataloghi » delle sue gerarchie e dei (1) F. Bertelli, Omnium fere gentium nostrae aetatis habitus, numquam ante hac aedi ti, Venetiis, 1563 (a tav. Vili Sclavonica mulier, a tav. IX Sclavo-nicus) e successive edizioni ampliate negli anni 1591, 1592, 1594. (2) La I ed. in due libri e 420 incisioni è di Venezia, 1590 e si intitola : Degli Habiti antichi et moderni in diverse parti del mondo. La II ed. del 1598, « di nuovo accresciuta di molte figure» si intitola Habiti antichi et moderni, overo raccolta di figure delineate dal gran Tiziano e da Cesare Vecellio, suo fratello diligentemente intagliate, (ciò che non è vero!). (5) Sorvolo su Gli costumi, le leggi, et le usanze di tutte le genti..., Venezia, > di Giovanni Boemo Aubano Alemanno o Ioannes Boemus Aubanus Teu-tonicus, di cui si ebbe anche un’edizione latina Orbis terrarum epitome... Papiae, ^96 •. non ci sono illustrazioni, è un compendio inesatto e disarmonico delle co- — 223