nomi tradisce un archetipo francese (1). Stanno al centro i Racconti poetici di Luigi Delàtre perché completano il repertorio puskinia-no (2). Sono eseguiti in prosa elegante da un poliglotta parigino, divenuto cittadino romano, che ha conosciuto la Russia e il russo, ed ha arricchito la nostra letteratura di contributi filologici, storici e poetici, fra cui quei Canti e pianti del 1872 che inneggiano anche a Mickiewicz (3). Gli fanno eco alcune primizie del Teza — che ritroveremo nel capitolo seguente — in cui il filologo-poeta affronta direttamente, pedissequamente il testo russo, ma più procede nel suo aspro lavoro e più incespica in inesattezze e abusa di una aggettivazione che adombra la stringatezza dell’originale (4). Chiudono la serie una prima versione — dal francese — d’uno dei racconti in prosa, Turbine di neve (5), e certe imitazioni di poesie russe che ricalcano una dozzina di poesie puski-niane (6). Per una prima informazione, attinta anche direttamente a testi originali, questi contributi (7) non sono trascurabili, specialmente in confronto alle rimanenti traduzioni. Difatti le altre pubblicazioni di versioni di opere russe (8) si possono (1) Edita a Pisa nel 1841 nella tipografia Didot. (2) Pubblicati a Firenze nel 1856 per i tipi di Le Monnier. (3) Negli stessi Racconti poetici in appendice alla « Fontana di Bahcisaraj » egli ha tradotto anche cinque dei Sonety Kryms\ie di Mickiewicz. (4) Egli tradusse i Masnadieri fratelli, Bologna, Tip. Regia, 1862, che poi riporterà in E. Teza, Traduzioni, Milano, Hoepli, 1888 (ma 11 canto d’ildebrando qui incluso non è, come credette il Damiani, Op. cit. 337, poesia di Puskin!). Di altre sue traduzioni risalienti a epoche posteriori si parlerà nel capitolo seguente. (5) Il turbine di neve. Novella russa di Pousch\in trad. di F. Benvenuti, Este, 1856, Nozze Golfetto-Prina. Il Damiani, Op. cit., 335, la credeva anonima. (6) Ignazio Ciampi, Imitazioni di poesie russe, Firenze, 1855, la I parte è del 1812. (7) Vi potremmo aggiungere la traduzione in prosa di Onjeghin eseguita da A. Bezobrazova, Nizza, 1858, o la versione de La regina di picche, apparsa nella Fama di Milano nel 1841, n. 69. (8) Fatta eccezione del surricordato Saggio di poesie russe, ecc. di Girolamo Orti, Verona, 1826, contenente, parafrasate dal francese, poesie di Karamzin, Derzavin, Heraskov e Bogdanovic (cfr. nel cap. precedente la sua Russiade), delle già pure ricordate Poesie e prose di Karamzin tradotte dal Cetti, Bologna, 1^14 e di qualche versione apparsa in riviste che saranno ricordate poi. — 441