IV - CELEBRAZIONI E DIVAGAZIONI LETTERARIE Fra gli esiti dei manierismi letterari trionfa la Polonia con diluvi di componimenti celebrativi Se ad onta degli assolutismi politici e religiosi e della decadenza materiale e morale che ne derivò, gli Italiani ebbero vari contatd con gli Slavi e ne espressero le loro impressioni, anche i manierismi letterari e gli estremismi estetici dello stesso clima storico non ne preclusero vedere e di conoscere percorse in lungo e in largo la penisola balcanica al servizio dell’imperatore Leopoldo I nella guerra contro i Turchi. Ma il suo interessamento andò soprattutto alle scienze naturali, alla strategia, all’archeologia, ecc. e, purtroppo, è rimasto inedito quello che avrebbe potuto lumeggiare il nostro argomento. Non resta quindi che ricordare: il suo monumentale Danubius Pannoni-co-Mysicus (Amsterdam, 1726) per il tomo dedicato alle « antichità romane » o agli « abitanti e alle nazioni intorno al Danubio »; 11 viaggio a Costantinopoli edito da C. Frati in Nuovo Archivio Veneto, Vili (1904) per l’ubicazione dei Bulgari; i manoscritti inediti (numero 103 e 108 secondo il Catalogo del Frati) Documenta rerum Croaticarum et runsylvanicarum in Commissione limitanea collecta, Descrittione naturale, civile e militare delle Misie, Dacie e Illirico in 14 libri. - Sulle sue opere inedite cfr. L. Frati, Catalogo dei manoscritti di L. F. Morsili, Firenze, 1928. Al lascito di Marsili si riferisce anche A. Solovjev, fedan srps\i htopis u Bolonji in Prilozi za \njiievnost, jezi\, istoriju i fol\lor, XVIII (1938), p. 9. Sulle conoscenze linguistiche cfr. C. Tagliavini.» Il « Lexicon Mar-ùlianum » Bucarest, 1930. Alle campagne turche nei Balcani ha preso parte anche il parmense Cornelio Magni ed ha lasciato parecchie opere sulla Balcania, fra cui Quanto di più curio-so e vago ha potuto raccogliere nel primo biennio da esso consumato in viaggi f dimore per la Turchia nel 1671-1671, Parma, 1679 e 1692, Venezia, 1692, ma " si parla soprattutto della Turchia e di etnografia. - 259