vocò l’appello disperato di Sienkiewicz ai popoli civili: Il martìrio della Polonia. Cooperarono molto a informare l’opinione pubblica il periodico mensile Agenzia Polacca di Stampa, creato a Roma nel 1914 dal « Consiglio Nazionale Polacco », e YEco della Stampa Polacca, pubblicata saltuariamente dall’« Agenzia della Stampa » di Milano. Già tanto sarebbe bastato a tenere desta la fiamma della polonofilia italiana. Ma c’è stato di più, lo vedremo in seguito. Poche cose furono scritte su i Cèchi e, meno ancora, su gli Slovacchi. Un po’ di propaganda spicciola fu fatta dagli stessi Legionari cecoslovacchi e dal loro Consiglio Nazionale di Roma con notizie accolte nel « Bollettino » dell’Ufficio Informazioni, con articoli ospitati nei giornali italiani, e, mancando loro un periodico in italiano (1), con la diffusione de « La Nation tchéque » che usciva a Parigi. Ma l’opera che valse più di tutte a orientare l’opinione pubblica italiana e le sfere politiche su la Boemia, su la sua situazione nel mosaico austro-ungarico e su le sue aspirazioni, fu lo scritto battagliero di Edoardo Benes Détruisez l’Autriche-Hongrie, che, tradotto in italiano, uscì a Roma nel 1917 con introduzione del deputato Andrea Torre (2). Per sommarie informazioni storiche lo completò nel 1918 una Breve storia della Boemia di Lutzov (3). Ma molto più è stato fatto, come vedremo, da parte italiana. Fra gli Slavi meridionali — se si prescinda da una breve storia della Bulgaria (4) o degli « Jugoslavi » (5) e da un opuscolo politico dell’esule ministro serbo Kosta Stojanovic su Italia e Serbia (6) — i più attivi di tutti furono i Montenegrini, i quali, per difendere la sovranità del Montenegro e impedirne l’annessione alla Jugoslavia, con il loro intrepido « Co- (1) Usciva invece a Roma negli anni 1918-1919 il settimanale V boj! quale supplemento del parigino Ces\oslovens\à Samostatnost. (2) E. Benes, La Boemia contro VAustria-Ungheria, Roma, 1917, con prefazione di A. Torre. (3) F. Lutzov, Breve storia della Boemia, Roma, 1918 con prefazione di M. Rossi. (4) D. Jotzoff, La Btdgaria attraverso sedici secoli, Milano, 1915. (5) G. Androvic, Attraverso la storia dei Jugoslavi, Roma, 1914. (6) C. Stojanowich, Italia e Serbia, Roma, 1915. Di tendenze scientifiche e invece Pop. di V. Dvorsky, Alcuni tipi di sedi umane presso gli Slavi meridionali, Roma, 1915. 584 —