des langues » siano derivate e postume siano state pubblicate, a Milano nel 1817 (1), nuove Observations sur la ressemblance frappante que Von deécouvre entre la langue des Russes et celle des Romans. Le Lettere dell’Algarotti, le Memorie del Casanova e i Viaggi dell’Alfieri Delle memorie e lettere autobiografiche o odeporiche, scritte 0 pubblicate con ambizioni letterarie, le più riuscite, originali e specifiche sono le Lettere su la Russia (2) del poligrafo veneziano Francesco Algarotti, il quale parimenti versatile nelle scienze e nelle lettere, fu molto celebrato ai tempi suoi e, tra l’altro, fu consigliere e cameriere privato di Federico II di Prussia e consigliere intimo di guerra e provveditore in Italia di Augusto III di Polonia. Le sue Lettere derivano da un viaggio intrapreso a Pietroburgo tra il 1738 e il 1739 e di questo ritraggono le impressioni in, forma ora epistolare ed ora diaristica. Ma quanta differenza dai precedenti — e seguenti! — ragguagli o libri di viaggio! Quanta versatilità, quanta vivezza e quanta disinvoltura e perspicacia! Più che informazioni, sono, come dice lo stesso autore, « considerazioni » sulla Russia, sui suoi confini, sulla marineria, sull’esercito, sulle guerre, le finanze, il commercio, ecc. A squarci pittorici — per esempio le descrizioni di Pietroburgo « pi-ramidante », l’immagine della Russia che come un gigantesco orso bianco si rizza in piedi minaccioso verso l’Europa — si alternano osservazioni acute di carattere storico, politico, geografico ed economico. Ottima è 1 impressione che l’autore ritrae della Russia, perché buone sono le sue frontiere, numerosa e ben disciplinata e poco esigente la soldatesca, saldo il governo che « pende al militare » e più saldo ancora il vincolo della lingua e della religione che unisce le genti di questo impero, di cui si può dire « Imperium oceano, famam qui terminet astris ». Insomma si sfata il mito di un popolo russo retrogrado, pigro, indolente. Non a caso l’Algarotti a questa sua opera ha dato la preferenza (1) Con i tipi di A. F. Stella. (2) Comunemente passano col titolo di Viaggi in Russia e contano varie edizioni anche in francese, come quelle di Parigi del 1769 o di Neuchàtel del 1770. La migliore edizione è quella curata dal suo autore nelle sue Opere, Venezia, 1'91-1799 in 17 voli. Figurano pure nell’edizione Opere scelte di Milano, 1823 in ,re voli. Edizione recente è quella curata da P. P. Trompeo a Torino nel 1942: I iaggi di Russia. - 325