Andronico o de Andreis (1), il quale, al servizio dell’Ungheria, svolse attività diplomatica in Germania, in Polonia, in Turchia, e in versi e in prosa, in poemetti ed in epistole incitò alla guerra contro i Turchi sia Polacchi, Boemi e Croati, sia Ferdinando d’Austria, Carlo V e Massimiliano, e diffuse ovunque le sue orazioni o ammonizioni (Ad Polonos, Ad regem Poloniae, ecc.) e le sue epistole (Ad Gregoriani Drascovich, Ad Stanislavum Lasì\i, ecc.) (2). Un altro umanista passato pure in Ungheria, Felice Petanzio (Petancic) pensò addirittura alle operazioni di guerra in territorio balcanico e, forte di esperienze letterarie e dirette, scrisse l’opuscolo strategico Quibus itineribus Turci sint aggr?-diendi che, pubblicato la prima volta a Vienna nel 1522, ebbe poi numerose edizioni successive — ed una traduzione in tedesco — tanto esso riusciva interessante (3). A tutti questi storici, diplomatici e strateghi corrispondono altrettanti poeti che in lingua latina fanno vibrare la corda della turcofobia e completano il concento di passioni religiose, patrie e letterarie che di sé improntano l’umanesimo dalmata. E tutte queste opere e atdvità umanistiche, se da un lato cooperano alla causa antiturca, in cui Roma e Venezia e tutta la cristianità erano impegnate, dall’altro lato gettano nuova luce su gli Slavi che della stessa causa erano i protagonisti. Di qui la nostra menzione. L’arrivo a Venezia di Enrico III di Valois Un avvenimento d’altro genere, se non importante, certamente singolare fu, nel 1574, l’elezione al trono polacco di Enrico III di Valois; il quale, nell’attesa della morte, ritenuta prossima, di suo fratello Carlo IX re di Francia, fece buon viso alla nomina polacca e, nel breve tempo passato in Polonia, cercò di cattivarsi la simpatia dei grandi con splendi) F. Banfi, Tranquillus Andronicus Dalmata ecc. in Archivio storico pala Dalmazia, XVIII (1934), 418; S. Ferrari-Cupilli, Cenni biografici di alcuni uomini illustri della Dalmazia, Zara, 1887. L’ammonizione Tranquilli Andro->ìici Dalmatae, Ad Optimates Polonos admonitio è uscita a Cracovia nel 1548. (2) A. Cronia, Esiste un umanesimo croato? Padova, 1943, pagg. 160-163, 172, e Aspetti caratteristici dell’umanesimo in Dalmazia, Venezia, 1953, da Atti dell’istituto Veneto, CXII. (3) P. Matkovic, Putovanja po Bal\ans\om poluoto\u XVI. vie\a. 1. Felix Petancic i njegov opis puteva u Turs\u in Rad, XLIX (1879); F. Banfi, Felice Petanzio da Ragusa, ecc. in Archivio storico per la Dalmazia, XXIV (1938), 363. — 141