Il polacco ebbe finalmente la sua ottima grammatica teorico-pratica — su basi scientifiche — della Kozaryn (lettrice di polacco all’università di Torino) (1), preceduta da un elementare « avviamento » pure di una polacca (2) e da una nuova ristampa polacca del dizionario del Giannini (3), cui seguì in Italia l’edizione dei « Sonetti di Crimea » e di altre poesie del Mickiewicz (4). Anche il cèco fece la sua breccia e nei manuali Hoepli, ma con una grammatica sgrammaticata (dal titolo in poi) e fatta per scoraggiare e disorientare gli studiosi italiani (5). Il « monopolio » lessicografico — del resto molto « tascabile »... — rimase in mano agli stranieri, che lo adeguarono a loro uso e consumo (6). In Italia si ebbe invece la solita edizioncella di testi scelti e annotati (7). Per lo studio della lingua slovena, date le ragioni di contingenza pratica, la bibliografia risulta relativamente più copiosa, pur sempre mancando un’opera di rigore scientifico (8). Sono tutti in gran parte manuali pratici, dizionari tascabili a doppio uso, dovuti per lo più a Sloveni o ad alloglotti (9). (1) Z. Kozaryn, Lingua polacca. Grammatica. Esercizi. Letture. Torino, 1938. (2) W. Wyhowska de Andreis, Avviamento allo studio del polacco, Roma, 1934. (3) F. Giannini, Polacco-italiano e italiano-polacco. Varsavia, 1935. (4) A. Mickiewicz, Sonetti di Crimea ed altre poesie. Testo polacco con introduzione, note e dizionario per uso degli studiosi italiani, a cura di M. Brah-mer ed E. Damiani. (5) B. Cerny-C. Ongaro, Corso pratico elementare della lingua cecoslovacca, Milano, 1928. Irreperibile un Corso di lingua ceca, Padova, 1930-31 di T. Folla-dorè. Una specie di zibaldone è Top. di N. D’Alfonso, Benemerenze italiane in Boemia. Vademecum ceco, Praga, 1939. Appena nel 1949 si avrà la maneggevole Grammatica cèca di A. Cronia, Firenze, « Le lingue estere ». (6) E sono i volumetti di: K. Los, Slovni\ itals\o-ces\y, Praga, 1920; la II ed. di Fr. Rusinsky, Dizionario portatile italiano-boemo e boemo-italiano, Trebic, 1925; il microscopico Dizionario tascabile italiano-ceco e ceco-italiano, Praga, 1939 di K. Hoyer, lettore di cèco all’istituto Orientale di Napoli. (7) Canti epici cechi. Scelti ed annotati per uso degli studiosi italiani da A. Plachy e E. Damiani, Roma, 1941. (8) E’ solo de! 1950 la primizia di A. Cronia, Contributi alla dialettologia slovena in Slavisticna Revija, III. (9) Di grammatiche e manuali, oltre a quelli ricordati per il 1918, cfr.: F. — 671