Il Possevino volle lasciare memoria della sua missione moscovita e delle sue esperienze russo-polacche in una serie di Commentari di Moscovia, che, scritti e pubblicati da prima in latino nel 1586 e tradotti poi in italiano, ebbero larga risonanza in Italia ed in Europa e per un secolo intero fecero testo (1). Sono una serie di « commentari » diretti a papa Gregorio XIII, di « ragionamenti » tenuti a Ivan il Terribile, di scritture, lettere (a Bathory, a Ivan, a Zamoyski,, ecc.) e documenti riguardanti la missione moscovita. Senza togliere l’importanza che hanno lettere e scritture originali e senza negare il valore religioso che in sé racchiudono i suoi « ragionamenti », per noi la parte più vivace e più interessante della sua « Moscovia », restano i « commentari » propriamente detti. Sono in tutto due documentari; molte cose, per vero, attingono dal Giovio, dal Campense, dal Botero, insistono molto sull’ambiente e sul tema religioso, ma ci danno una rinnovata visione della Moscovia con la persistenza e con l’impressione di quei fenomeni e fattori che — dal dispotismo del principe, dalla sua politica di isolazionismo alla ignoranza generale — colpiscono maggiormente i visitatori o osservatori stranieri. G. C. Bescapè, Le condizioni dell’Ungheria nel 1584 secondo una relazione di Antonio Possevino in L’Europa Orientale, XIV7 (1934), I-II. Per la missione in Russia ci sono gli studi e le raccolte di documenti di P. Pierling pubblicati a Pietroburgo : Un nonce du pape en Moscovie, 1884; Le Saint-Siège, la Pologne et Moscou, 1885; Bathory et Possevino. Documents inèdits sur les rapports du Sflint-Siège avec les Slaves, 1887; La Russie et le Saint-Siège, 1887; Papes et Tsars, 1890. Dello stesso cfr. Antoni/' Possevini missio moscovita, Parigi, 1882. (1) La prima edizione di Vilna del 1586 suona: Moscovia, sive de rebus Moscoviticis et acta in conventu legatorum Regis Poloniae et Magni Ducis Mo-scoviae. Segue l’edizione completa di Opera a Vilna, Anversa, Colonia nel 1587 e nuovamente a Colonia nel 1595. Varie delle Epistolae facenti parte della surricordata opera uscirono contemporaneamente ad altre Epistolae, p. es. Epistola de rebus Sveticis, Livonicis, Moscoviticis, Polonicis, Transilvanicis, Mantova, 1580, Epistola ad Stephanum Bathoreum Poloniae Regem, ib. 1583, Scriptum Magno Duci Moscoviae traditum adversus Anglos mercatores..., Ingolstadt, 1583, ecc.: sono ricordate ncWOp. cit. di Dorigny; qui pure sono ricordati parecchi suoi scritti concernenti anche la Polonia, cfr. parte II, p. 208. La prima trad. italiana, scorretta, è uscita a Ferrara nel 1592: La Moscovia, tradotta di latino in volgare da Giovambattista Possevino. Ne seguirono in nuova redazione i Commentarli di Moscovia et della pace seguita fra lei e 7 regno di Polonia..., Mantova, 1596 e 1611. Del Pierling c’è un’edizione moderna: Antonii Possevini Missio Moscovítica. Ex Annuis litteris Soc. Jesu excerpta, Parigi, 1882. Cfr. pure E. Smur1-0' lzvéstija Giovanni Tedaldi o Rossii vremion Ivana Groznago, Pietroburgo, 1891, contiene la « Relatione del Tedaldi fiorentino mercadante fatta al Possevino», ecc 234 -