VITA. xxxm molto riputato dagli huomini dotti, come tra gli altri moftra Mariilio Ficino nelle fue epiftole ; gloriandofi d efj'er venuto al mondo in un medefimo anno & giorno con m. Bernardo ; del quale, & di madonna Helena Marcella , matrona per più conti di molto honor degna, nacque tra gli altri figliuoli m. Pietro , di cui ragioniamo del mTccccXxX. a di XX. ( a ) di maggio, che fu da loro con gran diligenza allevato j & per po ila inquanto lafua tenera età portava, ne i cofiumi & nelle lettere fckTdT' ine aminato $ incheprefto per la bontà de ir ingegno fuo fegno manifefto diede di quello, a che riufeire doveva . Avenne eh' ci deir av-ej(fendo anchora fanciulletto, il padre fu dallafu a patria man- voghem ' dato Ambafdatore alla T^epithlica di Firenze $ nel qual' offi-tio dovendo fecondo gli ordini di Vinetia ftare due anni, volle per f amor eh' al figliolino portava, condurlo feco, fi per veder- lo ogni di, come perch' in quella città , eh’ è madre, & mae-fira di bellijfima lingua , lafciando la Vinetiana, quella ap-prendeffe ; quafi indovino di quanto da poi fuccejfe , cioè che n haveffe così gran dottore a venire . Era allora m. Pietro di età di annj circa ix. & prefto fecondo T avifo del padre ap-prefe non folo le parole Fiorentine, & la pronuntia j ma voltò gli occhi ancora alle belle%%e della lingua latina j la quale fino a quel tempo già rniir anni paffati\epoha era giaciuta in tenebre y & mercè del Magnifico , (¿f non mai a bafianca lodato Lorenzo de’ Medici, cominciava a riforgere , (¿f a far fi vagheggiare j con quella infieme la poefiaTofcana andava ripigliando il perfo fplendore dalli tempi di Dante, ¡¿f del Petrarca, & del Boccaccio in poi j come vedere fi può dalle compofitioni di effo magnifico Lorenzo éf del Politiano, éf altri di quella Academia la quale aperfe la via all' una & all' altra d arrivare a quell' honorato grado, in che m. Pietro Bembo pofeia le collocò. Fece dunque parte della fua fanciulle%xa m Fiorenza , & con tanto fuo prò , com è detto ,• (¿f io /’ ho fentito ragionare alle volte di quei tempi, de quali con grandiffimo piacere fi ricordava , lodando la città, & ilpaefe, éf la converfatione de gli huomini, (¿f delle contentezze che per quella età vi hebbe , fra le quali una ne rammemorava con gran dolcezza , la quale fu, che trovandofe ptr