l’influsso del neocostituito Impero latino a Costantinopoli, che portava nei Balcani un’ondata di egemonia e grande influenza occidentale, ebbe la velleità di farsi incoronare da Roma nel 1217, per cui fu detto il « primocoronato » (Prvovencani), ma poi, al rapido declino dell’impero latino, cambiò atteggiamento e con l’aiuto decisivo del fratello Saba proclamò l’indipendenza della Chiesa serba, ortodossa s’intende, e volse definitivamente le spalle a Roma. La Bulgaria ritornò, temporaneamente, nelle grazie del papato, quando lo zar Kalojan, per combattere meglio la rivale Bisanzio, si rivolse a Roma e chiese la corona per sé e il pallio per il suo primate. Era allora pontefice il già più volte da noi ricordato Innocenzo HI, il quale, imbevuto di imperialismo religioso, approfittò della bella occasione per allargare il suo prestigio. Era, d’altra parte, l’impero latino che con grande solennità si insediava a Costantinopoli. Mobilitò, perciò, preti, arcipreti, vescovi, arcivescovi e cardinali, attinse informazioni dirette in Bulgaria e scambiò lettere e messaggi, in cui magari si legge che « Bulgari et Blachi... descenderunt ex sanguine Romanorum », ma che, come afferma il prof. Dujcev, sono le più importanti fonti per lo studio della storia bulgara di quell’epoca (1). Nel 1204 il cardinale legato Leone di Santa Croce consacrava Basilio capo della Chiesa bulgara e questi, a sua volta, investiva Kalojan a sovrano dei Bulgari con corona e scettro inviato dal pontefice romano. A sua volta Kalojan giurava « devozione » e « obbedienza » alla Chiesa romana. Erano però tutti fuochi di paglia! (2). Comunque ancora una volta il papato, concedendo investiture al potere laico, allargava il suo potere spirituale. E maggiori si facevano le esperienze del mondo slavo. (1) Pubblicate non impeccabilmente dal Theiner, Vetera monumenta, op. cit. I, 1198-1549 e, peggio ancora, nella Patrologia latina del Migne, da ultimo furono edite criticamente da I. Dujcev, Prepis\ata na Papa Inokcntija 111 s Blgaritè in Godisni\ na Sofijs\ija Universitet, tom XXXVIII (1941-1942). Per la politica slava di Innocenzo III cfr. di P. Theod. Haluscynsky, Pontificia Commissio ad redigendum codicem iuris canonici orientalis. Fontes, series III, voi. II. Acta Innocentii P. HI, Romae, 1944. Cfr. pure Th. Saturnìk nelle Slovans\é studie. Sbirka stati vénovanych prelàtu univ. prof. Dr. Josefu Vajsovi, Praga, 1948. (2) P. Balan, Delle relazioni fra la chiesa cattolica e gli Slavi della Bulgaria, Bosnia, Serbia, Erzegovina, Roma, 1880, 76 e ss. e 232 e ss.; P. Pressutti, La Santa Sede e gli Slavi, Roma 1881, pag. 16 e ss. 20 —