zioni di combattenti meno noti o meno glorificati. Ma il maggior rilievo meritano la stemmatografia e la iconografia per merito del Brillo e del Gerola, che hanno lasciato opere veramente imperiture (1). Preferiamo non ricordare — e sono, del resto, pochi e oltrepassano i limiti cronologici che ci siamo imposti — gli scritti o opuscoli di coloro che, accecati dalle spettacolari vittorie iniziali dell’ultima « guerra lampo » germanica e ossequienti alla politica dell’« asse », hanno considerata troppo nazisticamente e accolta troppo pronamente la disfatta polacca. Ma non è mancato chi, anche in questo doloroso frangente, ha alzato coraggiosamente la voce in favore della Polonia. Del resto la nuova situazione, creatasi in Polonia alla fine della seconda guerra mondiale, nell’orbita del comuniSmo russo, che gli esuli polacchi hanno presentata all’estero nelle più fosche tinte, non è stato fattore molto pro- (1) Da ricordare anzi tutto il bellissimo e simpaticissimo Omaggio dell’Accademia Polacca di Scienze e Lettere alla Università di Padova nel VII centenario della sua fondazione, Cracovia, 1922. Interessa l’argomento anche l’op. cit. Il nono cinquantenario della nascita di N. Copernico, del 1923. Altre pubblicazioni : N. Nucci, Zamoys\i, Copernico, Kochanou>s\i ed altri studenti a Padova, Padova, 1925; A. Brillo, L’Università di Padova e la Polonia. Gli stemmi degli studenti polacchi nella Università di Padova, Padova, 1933; S. Janicki, Pols\i kosciòl i dom sw. Stanislawa w Rzymie. Ecclesia et Hospitale Sancii Stanislai E. M. Polonorum de Urbe, Roma, 1925; G. Gerola, Le fonti italiane per l’iconografia dei Reali di Polonia, Firenze, 1934; F. Cantoni, Un centro polonofilo a Bologna nello scorcio del sec. XIX, Bologna, 1929. Di Filippo Buonaccorsi si parlerà a proposito della letteratura. Per tanto ricordo : G Natali, 1 Polacchi a Bologna in « Cronache bolognesi del Quarantotto », Bologna, 1934; — Polonia e Italia, Roma, 1919 da Rassegna Nazionale; R. Cessi, Il viaggio di Girolamo Lippomano ambasciatore in Polonia nel 1575, Lucca, 1920; P. Nurra-A. Codignola, Catalogo della Mostra Ligure del Risorgimento, Genova, 1927 (su L. Littardi, ufficiale in Polonia); — Un osservatore italiano della Rivoluzione francese. Lettere inedite di F. Mazzei al Re Stanislao Augusto di Polonia, a cura di R. Ciampini, Firenze, 1934; R. Ciampini, Lettere di Filippo Mazzei alla Corte di Polonia, Bologna, 1937; — Attività degl’istituti di Cultura italiana o dei centri di Studi Italiani all’estero : Polonia, Roma, 1939. Per la insurrezione del 1863 da ricordare anzi tutto i numeri celebrativi delle riviste La rivista di Bergamo del 1923 e Bergomun del 1938. Inoltre: C. Cesari, Corpi volontari italiani dal 1848 al 1879, Roma, 1921; G. Fuschini, L’ultima rivoluzione polacca e l’Italia, Casale, 1926; A. Venanzio, Nella Siberia orrenda. Faville d’italico eroismo nelle steppe e nelle galere siberiane... a cura di G. Locatelli Milesi, Milano, 1932, II. ed. 1933; A. Zanchi, Il dramma di Luigi Caroli, Bergamo, 1936; A. Vajana, Poeti e rapsodi bergamaschi, Milano, 1938; L. Kociemski, Edoardo Ferdinando Vanon volontario triestino nell’insurrezione del 1863, Trieste, 1939. 618 —