Sangue! sangue! sangue! sangue! questo è il grido redentor; sia dal cielo benedetto o dal del maledetto, questo e il grido, infin che esangue rimana l’ultimo cor. (1) Come il Boito, così tanti altri con argomenti e atteggiamenti di contingenza, che potremmo dire tematici. Ma il pensiero andò anche a felici e gloriosi tempi passati; si sfoderarono i nomi fatidici di Sobieski e Kosciuszko, si rievocarono i precedenti moti, si onorò ancor una volta Nullo, simbolo e vindice dell’eroi-smo italiano in Polonia. E « amando, piangendo, sperando » — come dirà un verseggiatore anonimo (2) — gli animi si arroventarono e « sacra terra » all’Italia fu dichiarata la Polonia (Brofferio) e si ribadirono i vincoli di fratellanza — anzi « l’Italia e la Polonia sono sorelle » cantò lo Jaccarino —• e si arrivò a espressioni di estrema intolleranza e un fra Formiga milanese sbuffò e protestò che « l’è ora de fìnilla... » (3). All’enfasi delle escandescenze fece riscontro il mordente della satira; all’amore per la Polonia rispose l’odio alla Russia e Gioacchino Belli, rammaricandosi che « I Pollacchi fino dar trenta nun zo’ ppiù ccristiani », lascia fare « a Dio e a li Cosacchi » (4), e il Brofferio, il Boito, il Fichert ed altri se la prendono con lo « imperatour d’na rassa d’sciav e d’sbiri », con (1) A. Boito, Tutti gli scritti, a cura di P. Nardi, Milano, 1942. A pag. 1347 Le sorelle d’Italia, a pag. 28 A Giuseppe Ignazio Kraszews\i, poeta polacco e commentatore della Divina Commedia (settembre, 1865, Mystki), a pag. 1371 Contemplazione (Polonia, 1862, autunno). Il Boito ha tradotto : Dio padreI di K. Antoniewicz in Canti patriottici polacchi, Milano, 1917; A una madre polacca e Maria, romanza di Mickiewicz nel Figaro di Milano del 31 marzo 1864; La Marcia di Dqbrowskj in Canti patriottici polacchi, op. cit. Si crede sua an-che la traduzione anonima di Taddeo Soplitza o l’ultimo processo in Lituania di Mickiewicz, Milano, 1871. (2) A te Polonia, amando, piangendo, sperando, un italiano, s. d. pagg. 32. (3) Fra Formiga, Italiani, l’è ora de jinilla... La Polonia, sestine, s. d. (4) G. Belli, Sonetti romaneschi, Città di Castello, 1887, voi. V, il sonetto Li penitenzieri de San Pietro. — 451