elzeviri apparentemente modesti (1). Con questi occhi egli ha guardato al teatro russo del secolo XIX ed ha tentato una nuova redazione del famoso « Slovo » di Igor. Un posto nell’Olimpo degli slavisti si sono meritati infine studiosi che non sono ancora fregiati dell’ordinariato o che meglio si sono allogati altrove: Renato Poggioli, professore alla Harvard University di Cambridge, fine traduttore, critico ed esteta, con spiccate simpatie per la letteratura bulgara, ma più ancora per quella russa (2); Luigi Salvini, prematuramente morto nel 1957, ispettore al Ministero della Pubblica Istruzione, poliglotta, ma slavofono a preferenza, critico e storico letterario versatile, e autore appassionato e provetto di antologie corredate di ampie prefazioni, di note bibliografiche e di profili dei singoli autori (3); Marina Bersano Begey, incaricata di polacco all’università di To- (1) Ed è perciò che, almeno in parte, li ricordiamo insieme ai suoi lavori di maggiore importanza : Su di un apporto al « Gorje ot urna » in Rivista di letterature slave, VI, (1931); Un poeta ceco : Karel Toman in La Nuova Italia, III (1932); L’evoluzione di Stavrogin, ibid.; Il teatro boemo e il paradosso del teatro senza tragedia, ibid. IV (1933); Su di una probabile genesi del a Minorenne» di D. 1. Fonvizin in MileticSborni\, Sofia, 1933; Vladimir Lu\in in L’Europa Orientale, XIII (1933); Poeti cèchi della nuova generazione in Circoli, I (1934); Delucidazioni sul Gribojedov in L’Europa Orientale, XIV (1934); Saggio di una biografia del Fon-Vizin, Roma, 1935; Sull’Onegin di Pus\in in L’Eur. Or., XIX (1939); Il dramma religioso di Gogol in 11 Frontespizio, XII (1940); Mir-gorod : villaggio, città, mondo in L’Eur. Or., XXI (1941); Slovo o pol\u lgo-revè, Napoli, 1946; 1 «Giocatori» di N. V. Gogol, ibid.; Il « Revisore» di N. Gogol, ib.; VI. Solovev, Poesie, Firenze, 1949; Il « Revisore » e la «Follia mistica » gogoliana in Ricerche slavistiche, I (1952); Appunti sul ritmo nella prosa di Gogol, ib. Ili (1954); L’arte di Turghenev in L’Italia che scrive, XL (1957), 10; Gogol a Roma, ib. 11-12; edizioni litografate (dispense) di elementi di cultura slava (antichità slave), filologia slava (fonetica, morfologia), letteratura russa dell’Ottocento (4 voli.); lacunosa e senza dati precisi è la prefazione §evìien\o v italijans\i movi al voi. XV delle opere Tvori di Sevcenko, pubblicate da « Ukraijnskij Naukovij Institut » di Varsavia nel 1938. Ottima la Introduzione a tutti i racconti di N. V. Gogol, da lui tradotti, Roma, 1957. (2) Sorvoliamo su numerosi articoli e saggi e volumi di versioni, e ricordiamo, anche per i loro ampi quadri introduttivi, le antologie La violetta notturna, Lanciano, 1933 e 11 fiore del verso russo, Torino, 1949. Cfr. inoltre: Politica letteraria sovietica, Roma, 1937; Pietre di paragone, Firenze, 1939; Definizione dell’utopia, Firenze, 1948; Teoria dell’arte d’avanguardia, Milano, 1949; Cantare delle gesta di Igor, epopea russa del XII s., Torino, 1954. (3) Dei suoi lavori antologici vanno ricordati : Canti popolari bulgari, Roma, 1930; Canti popolari polacchi, Roma, 1932; Liriche slovene moderne, Lubiana- 664 —