bia, almeno sino alla linea del Vardar. Ai soliti libri di viaggio, che abbondano di impressioni dirette e fresche, se non sempre esatte, si accoppiano altre testimonianze storiche e studi particolari e interessanti. Sono giornalisti frettolosi e superficiali che ci parlano a modo loro, e sono esperti di vario genere: come l’Orero — ufficiale dell’esercito italiano e membro della commissione europea chiamata a tracciare i confini della Bulgaria secondo il trattato di Berlino del 1878 — che raccoglie preziosi dati geodetici e topografici; come il De Gubernatis che guarda agli usi e costumi con gli occhi della storiografia comparata ; come giuristi italiani e stranieri che ne studiano il diritto internazionale; infine come l’esperto viaggiatore Mantegazza che bazzica anche alla corte ed è in rapporti d’amicizia con i rivoluzionari e, per esempio, intervista Jankov prima della sua fatale impresa macedone. Anche se tutte queste opere tradiscono discontinuità cronologiche e ideali, — ma ogni loro accentuarsi corrisponde alle tappe salienti della storia bulgara — compensano almeno in parte il lungo silenzio sulla Bulgaria e questa presentano nella luce più bella (1). (1) L. Tripepi, 1 papi e i bulgari, appunti e ricordi pei giorni nostri, Roma, 1877; Leone XIII, De Bulgarorum et Slavorum christiana origine, Roma, 1881; B. Orerò, Note di viaggio nella Penisola dei Balcani, Novara, 1881; B. Amante, Una visita a Kustendie sul Mar Nero, Roma, 1884; — La guerra bulgaro-serba illustrata, Roma, 1886; A. De Huhn, La Bulgaria dei Bulgari, note di un testimonio oculare, Milano, 1886; L. Torelli, L’opinione d’un resuscitato dei tempi di Cavour intorno alla risposta dello czar al dispaccio del principe Alessandro di Bulgaria, Venezia, 1886; V. Mantegazza, Due mesi in Bulgaria, Milano, 1887; E. F. Geffcken, La Bulgarie et le droit d’intervention, Roma, 1887; E. Cimbali, La Bulgaria e il diritto internazionale, Roma, 1887; A. Carrera, Storia della Bulgaria, Milano, 1888; G. Modrich, Nella Bulgaria unita, Trieste, 1889; G. Menarmi, La Bulgaria e l’avvenire degli Slavi, Roma, 1892; A. Colocci, In Bulgaria, ricordi di viaggio e di guerra, Roma, 1893; E. Barbarich, La guerra serbobulgara nel 1885: le operazioni di Kodza Bal\an, Torino, 1894; G. Rossi, L’apostasia bulgara e la chiesa cattolica, Genova, 1896; E. Barbarich, La guerra serbo-bulgara nel 1885 : operazioni per l’investimento ed assedio di Viddino, Roma, 1898; A. De Gubernatis, La Bulgarie et les Bulgares, journal de voyage et étu-des, Firenze, 1899; V. Mantegazza. La Bulgaria contemporanea, Milano, 1906; P Levi, Bulgarie et Italie. Un peu de politique artistique, Rocca S. Casciano, 1908; I. Gigliotti e U. Rossi-Ferrini, Relazioni sull’insegnamento agrario e forestale e le associazioni agrarie nell’Italia, nel Belgio e nella Francia con notizie tu alcune istituzioni agrarie della Gran Bretagna, della Russia e della Bulgaria, Milano, 1909; — Ordinamento dell’artiglieria da campo nel Giappone, in Romana, in Bulgaria e Serbia al principio del 1911, Roma, Voghera, 1911; V. Man-tecazza, La grande Bulgaria, Roma, 1912; A. De Benedetti, Le scuole e l’edu- — 497 32