Preferisce egli quindi i Bulgari e -li inserisce niente meno che in uno degli episodi più luminosi del suo poema, nella soluzione gloriosa delle avventure di Ruggero, che è in pari tempo la glorificazione degli Estensi o il fine « ufficiale » dell’opera. Si tratta cioè di Ruggero, il quale, per sposare Bradamante, che dai genitori era stata promessa a Leone, figlio dell’imperatore Costantino di Costantinopoli, si reca in Oriente per combattere e togliere di mezzo il suo rivale. La fortuna lo porta a Belgrado « ove la Sava nel Danubio scende e verso il mar maggior con lui da’ volta » (XLIV, LXXIX, 1-2) e dove appunto i Bulgari, col loro re Vatrano « animoso e prudente e prò’ guerriero », (ib. LXXXIII, 2) stavano combattendo con i Greci, avendovi la peggio. Intervenuto prontamente nella mischia, egli capovolge la situazione, per cui i Bulgari « lo pregan tutti, e vanno al ciel le grida, — che sia lor re, lor capitan, lor guida » (ib. XCVII, 7-8), ma egli inconsciamente cade a No-vengrado nelle mani di Ungiardo, suddito di Costantino, e ci vogliono altre avventure e peripezie (sono i canti XLV e XLVI) perché riesca ad impalmare la tanto amante e amata Bradamante. Alla vigilia delle nozze, da cui discenderà l’inclita stirpe degli Estensi, giunge alla corte di Carlo un’ «imbasciata de’ Bulgari» (XLVI, XLVIII, 8) che offre scettro e reai corona « in Adrianopoli servato » (ib. LXIX, 1-2). Ruggiero accettò il regno, e non contese ai preghi loro, e in Bulgheria promesse di ritrovarsi dopo il terzo mese... Chi prima di me ha studiato quest’episodio dell’ « Orlando » (1), pensa che l’Ariosto abbia introdotto i Bulgari nella trama immaginosa re i soliti casi più noti, ricordo qui l’ignoto poema di Panfilo Renaldini, Innamoramento di Ruggeretto figliuolo di Ruggero Re di Bulgaria, ecc., Venezia, 1554 (cfr. i canti III, XIX). E ricordo ancora quello spirito bizzarro dello stra-diotto veneziano Manoli Elessi, che conosceva lo slavo di Dalmazia e il greco levantino, e scrisse prose e versi d’occasione e commedie in dialetto stradiottesco e pubblicò a Venezia, nel 1570, una Barzeletta de quattro compagni Strathiotti de Albania, la quale — protagonista l’autore, in cerca di gloria e di avventure — si svolge anche in « Rossia » e in Moscovia e in Polonia, ma con scarsi rilievi ambientali. (1) I. Sismanov, Blgarité v « Orlando Furioso », ecc. in Blgars\i pregled, VI (1900), n. 8, riassunto poi da E. Damiani, Blgarité v « Bèsnijat Orlando » na Lodoviko Ariosto in ltalo-blgars\o spisanie za literatura, istorija, iz\ustvo, IH (1933), n. 4-5. 146 —