l’imperatore Leopoldo I al principe romano Livio Odescalchi, il quale era nipote del pontefice Innocenzo XI e nello stesso anno era stato candidato al trono di Polonia. In tale occasione ci fu il solito panegirista cesareo che volle inneggiare al lieto evento profondendo lodi soprattutto « all’invittissimo imperatore » per quanto aveva fatto per la difesa della cristianità. Agli dogi però e alla pubblicazione della « Bolla d’Oro sopra la investitura » si aggiunse anche una descrizione del nuovo feudo. Si ebbe così, ad opera di Giuseppe Avanzi da Fermo, prima in latino e poi in italiano, una Chorografia istorica del ducato e provincia del Sirmio (1). La corografia sirmiense comprende descrizioni del sito, informazioni sul clima e sui prodotti del suolo, topografia di singoli luoghi e divagazioni storiche con speciale riguardo alle campagne turche. Alle notizie desunte da Procopio e Tolomeo o Plinio e dal Bonfini, dal Lucio, dall’Orbini e dal Marsili e da altri, si alternano singole impressioni personali. Ma mentre scarseggiano i tratti specifici sul Sirmio, abbondano osservazioni di carattere generale che si attaglierebbero a qualsiasi territorio dell’impero, per cui l’opera dell’Avanzi delude nella sua contenenza. Comunque nella storia della geografia jugoslava è un « unicum ». Di qui la nostra menzione (2), tanto più che a lungo di Croazia e di Serbia non si parlerà in Italia. Rilassamento della letteratura di viaggi e un « Burattino veridico » Nell’età dominata in Italia dai dispotismi politici e dai manierismi letterari la passione per i viaggi scemò gradatamente. Scemò, quindi, anche la così detta letteratura di viaggi, la geografia si restrinse in materia di compendio e al piacere della ricerca si sostituì il gusto della (1) Cinesiae Firmanus, Chorographia histórica Sirmiensis et Uvjla\ensis Du-catus a Leopoldo Imperatore collati principi Livio Odescalchi, Bracciani Duci, Vienna, 1699. - Chorografia istorica del Ducato, e Provincia del Sirmio dalla sacra cesarea Maestà di Leopoldo invittissimo imperatore conferito col mero, e misto impero, e col titolo d’Altezza al Principe Livio Odescalchi, Duca di Bracciano, e Ceri... Tradotta nell’idioma italiano dalla già stampata in latino dall’istesso autore Giuseppe Avanci da Fermo, Roma, 1700. (2) Di qui pure la menzione di St. Skerlj, fedan istoris\o-gcografs\i opis Srema sa \raja XVII veha in Glasnik istoris\o Q drustva u Ñovom Sadu, IX (1936), f. l — 255