Opere ispirate alla Polonia Anche per le opere d’invenzione la Polonia fu la maggiore ispiratrice. Le Muse fecero degnamente eco agli eventi che tanto impressionarono gli Italiani e agli affetti da cui furono presi. La letteratura amena completò a modo suo l’eroismo attivo e gli ammaestramenti storici e politici del nostro Risorgimento, dai primi squilli agli ultimi moniti. Momento e motivo cruciale: la fiera generale reazione alla tragica insurrezione del ’63 che ancora una volta esasperò e insanguinò l’eroica Polonia e commosse l’apatica, inerte Europa. Tutta una valanga di versi e prose fece irruzione dal Parnaso italiano, dai più piccoli ai centri più grandi. Fecero sentire la loro voce i più popolari e i più umili poeti d’Italia, comprese alcune donne, taluni persino nel loro dialetto; dal Carducci, che tentò due canti sulla Polonia e sulla morte di Nullo (1), a Domenico Jaccarino che nel gergo dei portuali di Napoli dedicò un « ottavario » alla Polonia revotata (2). Sferrati tutti i generi letterari: da inni, canti, canzoni, ballate a fantasie, pensieri, romanzi, drammi a gloria o beneficio dei combattenti e degli esuli polacchi. Arrigo Boito, di madre polacca, una Radoliriska, non volle esser da meno e a versi ispirati da viaggi in Polonia o a traduzioni dal polacco, aggiunse un giovanile e acerbo « mistero » composto e musicato assieme al compagno Franco Faccio, he sorelle d’Italia, in dui,, inneggiando alla libertà d’Italia, Ungheria, Polonia e Grecia e prendendo spunti dall’inno nazionale polacco o dalle Litanie e dall’ode «Alia Giovinezza » del Mickiewicz, ripudia ogni forma di messianesimc» e fa dire ai Polacchi: E’ vano dementi, - cantar litanie, s’infranga il rosario, - s’impugni l’acciar; tergiamo dal ciglio - le lagrime pie, e tutti corriamo - la patria salvar. (1) G. Carducci, Polonia in Primizie e reliquie delle carte inedite, a cura di G. Albini e A. Sorbelli, Bologna, 1928, cui, a pag. 321, seguono frammenti di un altro canto che, pare, doveva essere dedicato a Francesco Nullo. In Levia Gravia figurano i versi su la Polonia Nei primi giorni del 1862. (2) Domminico Jaccarino, La Polonia revotata. Ottavario a llengua de lo Mondracchio, Napole, 1864. 450 —