Dal serbo-croato si ritraducono, con scarso vantaggio, capolavori del Mazuranic e del Petrovic-Njegos, legati ancora al romanticismo del Risorgimento letterario ottocentesco, e si presentano nuovi autori di diverso valore e indirizzo artistico; quindi il simbolista Vojnovic, il classicista TresicvPayicic, il vitalista Nazor, il neorealista Stankovic — tutti grandi luminari per conto loro — e Jela Spiridonovic-Savic, lanciata dalFUrbani con un poemetto di sogno e di realtà (Pergamene di frate Stratonico). Ma se Serbi e Croati vengono tradotti a sé in singole edizioni, ci sono invece gli antologisti che preferiscono guardare — per riflesso della situazione politica — ad una « letteratura jugoslava » e affratellano troppo facilmente poeti serbi, croati e sloveni (1). Naturalmente non vi può mancare il tributo alla poesia popolare e, questa volta, nella lingua sua originale con la traduzione a fronte (2). Novità dell’epoca potrebbero dirsi le traduzioni dal bulgaro. Esse che precedentemente erano pressoché inesistenti, si van facendo — sia pure in massima parte in riviste e giornali — sempre più varie e copiose e rispecchiano a tratti tutto il panorama della letteratura bulgara. E a interi « saggi » di letteratura paleobulgara rispondono antologie di poeti e narratori moderni, e raccolte di motivi italiani e di canti popolari (3). Poche cose furono tradotte — del resto c’era anche poco da esibire — da altre letterature slave, quali la ucraina, la bianco-russa o la serbo-lusa-ziana, e queste comparvero quasi tutte in giornali e riviste ad opera di (1) 1 nostri Quaderni. Fascicolo dedicato alla Jugoslavia, Lanciano, 1925; G. Kusar, 1 poeti jugoslavi del Rinascimento, Trieste, s.a. (1926); B. Calvi, Verso un’antologia slava in italiano, Mantova, 1934 da Annuario del R. Istituto Tecnico di Mantova; — Termini. Primo numero italo-jugoslavo dedicato alla letteratura croata, Fiume, 1937; — Lo Ruota. Rivista di politica e letteratura, II (1938) n. 3-4 : Antologia della lirica jugoslava contemporanea a cura di L. Salvini; L. Salvini, Le candide vile, Roma, s.a. (1941) e Poeti croati moderni, Milano, 1941. Per quelli che conoscono o studiano il serbo-croato ci sono la Antologia serbocroata, Milano, 1932 di A. Cronia, e 11 ponte sulla 2epa ed altre novelle croate, Milano, 1937 di U. Urbani (con la versione a fronte). (2) C. Predazzi, Canti epico-popolari serbi, Modena, 1930. E nel 1949 si ripeterà il caso con A. Cronia, Poesia popolare serbo-croata, Padova. (3) A. Cronia, Saggi di letteratura bulgara antica, Roma, 1936; E. Damiani, Poeti bulgari, Roma, 1925 (da ricordare la sua Antologia della poesia bulgara contemporanea del 1950); L. Salvini, Narratori bulgari, Roma, 1939; G. Grazia, L’Italia nella poesia bulgara, Sofia, 1940; L. Salvini, Canti popolari bulgari, Roma, 1930. - 635