scritto poco. E’ la difficoltà dell’argomento o la scarsa convinzione della loro « solidarietà » o « reciprocità » che ne hanno tenuti lontani gli studiosi ? Nessuno si è occupato di antichità slave (1). Soltanto la polacca italianizzante Julia Dicksteinówna ha creduto opportuno tradurre la Mitologia Sìowians\a del Brückner (2); ma se la traduzione o riduzione in complesso è buona, l’opera è troppo complicata e polemica per orientare gli stranieri e al suo posto sarebbe stato meglio — allora, nel 1923, non oggi — il semplice manualetto « Bajeslovi slovanské » del Màchal. Molto meglio riuscì quindi il Paganesimo balto-slavo (3) — del resto discutibile — che il glottologo Pisani scrisse più tardi, nel 1934, per la « Storia delle religioni » diretta da Tacchi Venturi (4). Nessuno ha tentato di scrivere una storia degli Slavi. Insuperabile resta ancora il fantastico secentesco don Mauro Orbini... Se mai i geografi, studiando le condizioni ambientali della Russia, rifecero per sommi capi la storia dei suoi popoli, quindi anche degli « Slavorussi » anzi dei « Preslavi » da cui ebbero origine tutti gli odierni Slavi (5). Del tipo antropico slavo si è occupato scientificamente il prof. Battaglia in varie occasioni e in rapporto a varie stirpi slave e non slave (6); a proposito degli « Slavi primitivi », con particolare riguardo agli Slavi meridionali, ha sostenuto l’importanza dei Baltidi nell’antropogenesi slava (7). In complesso poche cose. Le compensa, almeno in parte, un’ampia trattazione di Haskel Sonnabend (scolaro dell’università di Padova) sull’evoluzione e (1) Solo in questi ultimi anni sono apparsi gli studi già ricordati del Gasparini (nella sua bibliografia) e le edizioni litografate dei corsi universitari tenuti dal Cronia, La civiltà degli antichi Slavi, Padova, 1945, e dal Pacini, Elementi di cultura slava, Napoli, s.a. (1947). (2) A. Brückner, Mitologia slava. Traduzione dal polacco e note di J. Dicksteinówna, Bologna, s.a. (1923). (3) E del 1950 sono Le religioni dei Celti e dei BaltoSlavi nell’Europa precristiana, Milano. (4) Ai soli Sloveni, e più tardi, si è limitato G. Mal, Contributi alla mitologia slovena in Studi e materiali di storia delle religioni, XVIII (1943). (5) Per es. G. Pullì, I popoli dell’U.R.S.S., Milano, 1944. (6) Saranno ricordate in seguito. (7) R. Battaglia, Slavi primitivi e Slavi meridionali, Milano, 1939, da Geopolitica, n. 5. 666 —