l’ottima collana Motti-Sauer (1). Minore la messe dei dizionari (2) che si completarono con altri usciti all’estero, quali il « Dizionario italiano-russo » del De Vivo stampato a Odessa nel 1894, il « Dizionario italiano e russo » dello Sperandeo uscito a Lispia nel 1905 e il vocabola-rietto « Pervyj russko-italijanskij slovar » del Lourié apparso a Parigi. Per il polacco si ebbe, tardi, il dizionario « Polacco-italiano e italianopolacco » del benemerito Fortunato Giannini, che venne alla luce a Cracovia nel 1913. In Boemia si ebbe prima lo « Slovnik italsko-cesky » di K. Los (Praga, 1906) e poi il « Nuovo dizionario portatile italiano-boemo e boemo-italiano » di F. Rusinsky (Trebic, 1913). Al padre Silvestro Lilla, missionario in Bulgaria, si deve infine, se a Parigi, nel 1903, si pubblicò un « Dictionnaire italien-bulgare-fran^ais » in tre volumi di oltre mille pagine. Sono poche cose in complesso e attardate alla fine del secolo o al principio del nuovo secolo e non tutte ottime e non tutte nostre. Ma in questo campo l’Italia non ha mai primeggiato. Per lo studio delle lingue slave gli Italiani avevano a disposizione anche testi in altre lingue non slave. Le poche edizioni italiane rispecchiano soprattutto la scarsa inclinazione allo studio delle lingue slave e le limitate possibilità di coltivarle adeguatamente: sono documenti più storici che linguistici e, siano lusinghieri o no, dovevano essere ricordati. A mani ancor più vuote ci lasciano gli esiti di glottologia pura. Il paleoslavo, come s’è visto, è stato appena sfiorato dal Ciampoli e dal Teza in descrizioni paleo-bibliografiche di alcuni codici. Il prof. Ciardi-Dupré formulò la solidarietà o reciprocità delle lingue slave in sede di studi filologici, ma più che approfondire il problema, lo prospettò semplicemente in un panorama bibliografico a mo’ di invito o introduzione (1) Vojnovic, Grammatica della lingua russa, Milano, 1897; P. Motti-Ga-spey-Sauer, Grammatica russa, Heidelberg, 1914; A. De R. Lysle, Unico metodo accelerato per imparare la lingua russa, Torino, 1906; G. P. Sperandeo, La lingua russa, grammatica e esercizi, Milano, 1911; V. Miglietti, Grammatica della lingua russa, Torino, 1913. Una buona grammatica russa pare sia stata scritta anche dal De Vivo, cfr. la recensione di R. Colognati all ’Avviamento agli studi slavistici in Italia di E. Damiani in L’Europa Orientale, XXII (1942), V-VI, 175. (2) Vojnovic, Vocabolario compendioso della lingua russa, Milano, 189". — Vocabolario delle parole le più familiari della lingua russa, Milano, s. a. Stamperia S. Zeno. 522 —