Ili - QUADRI PARTICOLARI SlaviSmo e barocchismo nel « Regno degli Slavi » di Mauro Orbini Alla testa delle pubblicazioni specifiche, le quali, allontanandosi dalle visioni universali, si restringono in determinati campi, possiamo mettere, per gli Slavi, un’opera che ad un tempo è anche tratto d’unione fra Rinascimento e Controriforma, fra compilazione e ricostruzione, fra Italiani e Slavi: Il Regno degli Slavi (1) del benedettino raguseo Mauro Orbini, pubblicato a Pesaro nel 1601 (2). E’ la prima storia degli Slavi ! L’opera ha le sue radici nella storiografia della Rinascita, nella tendenza alle grandi sintesi ed alle grandi « illustrazioni » di popoli stranieri, in quella mirabile fucina di arti e di lettere che,, secondo l’Ap-pendini, era la biblioteca dei Duchi di Urbino. E’ frutto però della Controriforma e come nella struttura e nella forma porta le stimmate del barocco, così nella concezione è presa dall’idea della fratellanza e della gloria slava, che la Chiesa aveva evocato e accarezzato a fine di propaganda religiosa. Di qui lo scopo ed il carattere suo. (1) M. Orbini, Il Regno de gli Slavi hoggi corrottamente detti Schiavom. Historia di..., Pesaro, 1601. (2) Tutta la bibliografia concernente l’Orbini e la sua opera è ricordata nello studio di A. Cronia, Il « Regno de gli Slavi » di Mauro Orbini (1601) e la « Istoria slavenobolgars\aja » del monaco Paisi (1762), Roma, 1940. Successivamente sono apparsi: N. Radojcic, Srps\a istorija Mavra Orbinija, Belgrado, 1950; T. Matic, Barja\tarjev latinski prijevod Orbinijeva 11 regno degli Slavi in Histo-rijs\i zborni\, III (1950), 1-4. 228 —