Così con duplice azione la « Historia bohemica » restava lustro della nazione che l’aveva ispirata e dell’autore che l’aveva composta. Altro nome sonante', il Callimaco Altro nome sonante in questa sede, specialmente per i polonisti, quello di un altro toscano: Filippo Buonaccorsi, detto Callimaco perché il suo talento poetico ricordava quello dell’omonimo poeta alessandrino, e detto pure Esperiente per significare che in vita aveva molto esperimentato, cioè sofferto (1). bel saggio critico su quest’opera è. stato scritto in italiano da J. B. Novak, Enea Silvio Piccolomini e la sua Storia di Boemia in Rivista italiana di Praga, I (1927). A titolo di curiosità storica sarà bene ricordare che un motivo o personaggio slavo entra anche nell’opera poetica del Piccolomini. Si tratta della novella semiboccaccesca e semiovidiana De duobus amantibus historia, che, con qualche fondamento in fatti avvenuti, narra l’amore di un cavaliere al seguito dell’impera-tore Sigismondo per Lucrezia gentildonna senese. L’azione si svolge a Siena durante la dimora che Sigismondo vi fece nel 1432-1433. Nel cavaliere innamorato, che porta il nome di Eurialo, probabilmente è adombrato il più volte da noi ricordato cancelliere slovacco Slik — di madre italiana — che fu a contatto col Piccolomini e colla corte viennese, ebbe con lui un ricco scambio di epistole e narrò forse all’umanista italiano la sua patetica storia d’amore; a meno che egli non l abbia appresa direttamente a Siena. Infatti, mandando a Slik la sua novella, il Piccolomini in una lettera a lui diretta (è la CXII delle Opera Omnia di Basilea del 1551) gli ricorda, fra l’altro, « scripsi nec finxi. Res Senis acta est, dum Sigismundus imperator illic degeret, tu etiam aderas et si verum his ausibus hausi, operam amori dedisti. Civitas veneris est. Aiunt, qui te norant, vehementer quod arseris, quodque nemo te gallior fuerit... ». La novella ha avuto successo immenso e nel solo secolo XV se ne ebbero ben 27 edizioni. Al primo rifacimento italiano, che è dovuto ad Alessandro Braccesi (1445-1503), ne seguirono altri sino ai nostri giorni; a questi fecero eco versioni in altre lingue e nel polacco già nel 1570 ad opera di Chrzysztof Golian. Degli studi sulla novella da ricordare: G. Zannoni, Per la storia di due amanti di Enea Silvio Piccolomini in Rendiconti Lincei, 4. serie VI (1890) e Per la storia d’una storia d’amore in Cultura XI (1890) 116; L. Di Francia, Novellistica, Milano, s.a. 305; cfr. pure un saggio di J. J. Df.vay (suo ottimo editore nel 1904, Budapest) in Zeitschrift für vergleichende Literaturgeschichte, IX (1896), 496 ss. ristampato poi come opuscolo a Budapest n'i 1901. Ultimo contributo quello di A. Frugoni, Incontri nel Rinascimento (Enea Silvio Piccolomini e l’avventura di Gaspare Schlick), Brescia, 1954. (1) Bibliografia essenziale in italiano: G. Uzielli, Filippo Bonaccorsi «Cal-1maco Esperiente » di San Gimignano in Miscellanea storica della Valdelsa, 1898 e 1899; G. Dalla Santa, Di Callimaco Esperiente in Polonia e di una sua proposta alla Repubblica di Venezia nel 1495 in Nuovo Archivio Veneto, 1913; L. — 89