linguistico slavo (1), fermiamo la nostra attenzione su due illustri studiosi che si sono distinti in certo qual modo. Il primo è Vittore Pisani, che si occupò del ramo balto-slavo con qualche sondaggio particolare nel russo e, partito con studi originali sui pronomi nelle lingue indoeuropee e sulla declinazione pronominale slava, si spinse fino a complesse questioni di sintassi e di mitologia slava, impegnandosi arditamente in problemi ardui e cruciali da far tremare vene e polsi ai più ferrati slavisti slavi (2). Il secondo è Carlo Tagliavini, che ha dedicato particolare cura alla linguistica balcanica e, da eccellente etimologista qual’è, si è interessato a preferenza della diffusione degli elementi italiani nel lessico di varie lingue balcaniche, specialmente del serbo-croato. Egli ha raccolto e vagliato materiali ed ha fissato criteri e metodi che, anche per la loro ricca documentazione bibliografica, meritano la massima considerazione (3). Trovare (1) Nella filologia romanza R. Ortiz è andato in cerca di parallelismi folcloristici ma non è riuscito a sviluppare il suo tema a pieno ché la morte (1947) lo ha colto mentre era appena sulla breccia; cfr. per tanto: Sul motivo folclorico del « Ritorno del marito » : tentativo di classificazione in Inchinare lui N. Iorga, Cluj, 1931; Caratteri (sic! per contatti) folcloristici romeno-bulgari e romeno-polacchi in Giornale di politica e letteratura, IX (1933); Su due motivi secondari del ciclo popolaresco del « Ritorno del marito » in Atti del 111 Congresso Naz. di Arti e tradizioni popolari, Trento, 1936; Problemi di poesia popolare neolatina e balcanica. Padova, 1938 (litografato); Nuovi studi di letteratura popolare neolatina e balcanica, Padova, 1939 (litografato). (2) Ricordo, per il quadro di tempo da noi fissato, le pubblicazioni che interessano il nostro argomento : Studi sui pronomi delle lingue indoeuropee in Rivista indo-greca-italica, 1925; Slavo go : vo come desinenza del gen. sing. nella declinazione pronominale in Rendiconti Accademia Lincei, 1926; Zum rus-sischen Nominalsatz in lndogermanische Forschungen, 49 (1931); Balio e Slavo in Studi baltici, II (1932); Il paganesimo balto-slavo nella Storia delle religioni dir. da P. Tacchi Venturi, Torino, 1934; Slavo e iranico in Atti Congresso linguistico, Roma, 1935; Syntactica, l’origine del genitivo-accusativo slavo; futuro storico in Rivista indo-greca-italica, 1936. Ma le sue pubblicazioni di questo tipo vanno sino al giorno d’oggi; le più recenti sono segnalate in Ricerche slavistiche, I e II . (3) Ricordo solo le pubblicazioni che riguardano direttamente il nostro argomento : Penetrazione e adattamento delle voci italiane e croate nel dialetto albanese di Borgo Erizzo (Zara) in Studi Albanesi, 1934; I rapporti di Venezia con l’Oriente Balcanico. Cenni sulla diffusione degli elementi veneti nel lessico delle lingue balcaniche, Roma, 1938 da Atti della XXVI Riunione della Società italiana per il progresso delle Scienze; Sugli elementi italiani del croato nel voi. Italia e Croazia dell’Accademia d’Italia, Roma, 1942; Osservazioni sulla diffusione delle — 705 •15