Altrettanto, se non più, produsse la stampa di Dalmazia. Fra le riviste la Dalmazia nella sua varietà non fu per nulla inferiore alla « Favilla ». Vi collaborarono tra il 1845 e il 1847 il Tommaseo, il Franceschi, il Fabianich, lo Svillovich, il Niziteo e altri e scrissero di storia, di letteratura, di lingua, di tradizioni e di singoli autori « slavi », cioè, in massima parte, serbo-croati, cui il Karadzic da una parte e il Tommaseo dall’altra avevano conferito tanto lustro. Dei giornali va ricordato soprattutto La Gazzetta di Zara, la quale, prima che si fossero acuite le lotte politiche o avessero spento o smorzato l’interesse per la letteratura, aveva curato diligentemente la parte letteraria e vi aveva incluso anche svariati temi slavi. Già dal 1832, in gran parte per merito di A. Brambilla e di M. Casotti, era ricorsa a versioni delle più belle poesie popolari serbo-croate (« Hasanaginica », « Divisione fraterna ») ed aveva tenuto desto l’interesse, oltre che per l’antica letteratura dalmato-ragusea, per il morlacchismo d’arcadica, settecentesca ispirazione e memoria. Successivamente, fino al 1848, accolse con discreta larghezza articoli su tradizioni, costumi e canti popolari serbocroati, noterelle filologiche, ritratti letterari, appunti di storia. Alle versioni di poesia popolare si aggiunsero altri saggi di poesia dotta, antica e contemporanea compresi il Preradovic e altri sonanti poeti. Traduttori più costanti furono il Pellegrini, il Chiudina, il Giaxich, L. Giurich e N. Battaglini, tutta gente che in gran parte conosciamo e che hanno popolare slavo, 1845; — Pensieri di Casimiro Sarbies\] (sic), 1847; G. Chiudina, Il Kolo, 1848. L’istria, Trieste, 1846 ss.: Dialetto serbico dell’lstria inferiore, v. I; Dialetto slavo di Cittanuova, ibid.; Degli Slavi Istriani, v. II; Armonie popolari slave, v. III; Morlacchi fra il Risano e Pinguente, v. VI; Comune slavo nell’lstria superiore, ibid. La Favilla, giornale di Politica e cose patrie, Trieste, 1851, ripete gli articoli del Tenca apparsi nel « Crepuscolo ». Letture di famiglia, Trieste: 1 Morlacchi, 1852, p. 25; Il vladi\a del Montenegro, p. 58; Il carnevale presso gli Slavi, p. 284; Cettinje (ballata), 1853, p. 96; Le sponsalizie degli Slavi Dalmati, 1861, p. 268. La Favilla, giornale di letteratura, politica, educazione e varietà, Trieste : Memorie d’un Polacco evaso dalla Siberia, 1864, p. 23; Frammenti di carme, La Vergine Polacca, p. 45. Il Diavoletto, Trieste, 1848, n. 13, pubblicò, senza nome del traduttore, In versione italiana de L’illiria di Lj. Gaj; cfr. Fr. Ilesic, Gajeva davorija Ha/d bratjo... » u talijans\om prevodu in Narodna Starina, Zagabria, 1923, f. 6, ove si parla anche di collaboratori slavi. 466 —