dei sintomi di risveglio di coscienza nazionale singolarmente non mancarono ed ebbero la loro risonanza anche nel regno della poesia. Specialmente fra i Serbi e i Croati il mordente della Controriforma, che aveva fatto leva sul sentimento nazionale per sostenere la lotta religiosa contro gli infedeli, svolse una salutare azione unificatrice per la formazione d’una comune lingua letteraria (1). Anche questa attività missionaria fu accompagnata dal rispettivo carteggio. Sono le solite relazioni e informazioni, gli avvisi, i memoriali, i dispacci che portano nuova luce specialmente sulla situazione degli Slavi soggetti ai Turchi e sull’atteggiamento della Curia romana. Vi si rispecchiano fremiti insurrezionali in Bulgaria, tentativi di diffondere il cattolicesimo in Turchia, criteri per l’unificazione della lingua letteraria fra Serbi e Croati, azioni di epurazione in Slovenia, approcci con la chiesa ortodossa in Ucraina e via dicendo. Da brevi accenni a fatti e personaggi contemporanei, a panorami di intere regioni e stati slavi vi si accumulano migliaia di documenti informativi che se oggi sono fonti preziose per la storiografia slava, ai tempi loro non furono meno preziosi per orientare Roma nei suoi rapporti col mondo slavo (2). (1) La questione è ormai pacifica dopo i risultati conseguiti da M. Stojkovic, Rims\a papins\a protivureformacija u juino-slovjens\im zemljama in Nastavni I jesni\, XXI (1913) e da M. Murko, Die Bedeutung der Reformation und Ge genreformation fiir das geistige Leben der Südslaven, Praga-Heidelberg, 1927, ma cfr. le obiezioni di A. Cronia in Atti e Memorie della Società Dalmata di storia patria, II (1928). La questione doveva essere dibattuta al terzo congresso internazionale di slavisti a Belgrado nel 1939, cfr. Zbir\a odgovora na pitanja del suddetto Congresso, Belgrado, 1939, voi. I, le risposte di A. Cronia, F. Wollman e F. Fancev. (2) Per gli slavi meridionali oltre alle raccolte di documenti di Theiner, I'ermendzin, ecc. citate nei capitoli precedenti, da ricordare J. Simrak, De rela-tiombus Slavorum meridionalium cum S. Romana Sede Apostolica saec. XV11 et XI 111, Zagabria, 1935 e i documenti pubblicati nelle Listine e Starine della lugoslavenska Akademija di Zagabria, nelle riviste Vrela i prinosi, Croada sacra c> soprattutto, la serie di Monumenta Franciscana Jugoslavica pubblicati dal 1927 in poi da « Povjesno drustvo za proucavanje proslosti jugoslavenskih franjevaca », il cui I voi. è continuazione dei materiali pubblicati da L. Jelic nelle Listine : documenta res gestas Fratrum Minorum Provinciae Bosnae Argentinae ab a. 1699-1835 spectantia, Mostar, 1927, ed il cui II voi. inizia la pubblicazione dei •locumenti riguardanti la Erzegovina Acta Franciscana Herzegovmae Pronvicia-'umque finitimarum tempore dominationis Othomanae, tom. I ab a. 1464-1699, Mestar, 1934. - 191