veneti (1) o dalle relazioni commerciali tra Genova e la Russia di Pietro il Grande, si giunse alla campagna napoleonica o alla partecipazione italiana alle rivoluzioni polacche e di qui alle peripezie degli Italiani irredenti che, nella guerra mondiale, come abbiamo già ricordato, hanno disertato dalle file dell’esercito austro-ungarico sul fronte russo e hanno percorso mezzo mondo per combattere sulle frontiere italiane (2). E sono tutte opere originali, pregiate e ricche di nuovi apporti. Ma l’opera più imponente del genere furono i tre grossi volumi di Lo Gatto su Gli artisti italiani in Russia, facenti parte della collana « L’opera del genio italiano nel mondo » che appunto il Ministero degli esteri italiano — per le ragioni surricordate — ha ideato e sorretto (3). Anche quest’opera, come quelle sulla filosofia russa di Jakovenko e Radlov, avrà fatto arricciare il naso a qualche competente, ma essa ha il suo innegabile valore se non altro come raccolta di materiali, cui gli stessi storici dell’arte rus- (1) Ma c’è stato anche un tentativo di rintracciare leggendarie influenze romane (che sono poi imitativi logici) sulla vita e sulla storia russa: A. Sipiaghin, Riflessi della fondazione dell’impero Romano sulla storia e sulla vita della Russia, Roma, 1938, da Gli studi Romani nel mondo, voi. VII. (2) C. Andriani, Il Baltico nelle relazioni commerciali tra Genova e la Russia di Pietro il Grande, Genova, 1919; A. Molignoni, Trentini prigionieri in Russia, Torino, 1920; G. Melegari, Un precursore italiano di Wilson : l’abate Piattoli ed il progetto russo di pace europea del 1804, Milano, 1920; O. Tonelli, Le risorse naturali della Russia in rapporto a le relazioni commerciali italo-russe, Roma, 1920; N. Di Lenna, Ambrogio Contarmi politico e viaggiatore veneziano del sec. XV, Padova, 1921; V. Bellia, Un viaggio in Russia : ricordi del viaggio della delegazione torinese nel giugno 1913, Torino, 1925; N. Rosselli, Mazzini e Bakpunine, Torino, 1927; S. Minocchi, Gli italiani in Russia e in Siberia, Firenze, 1933; G. Bazzani, Soldati italiani nella Russia in fiamme: 1915 1920, Trento, 1933; A. Nuzzo, La rivoluzione greca e la questione d’Oriente nella corrispondenza dei diplomatici napoletani, Salerno, 1934; G. Locatelli Milesi, Nella Siberia orrenda. Narrazioni di Ales. Venanzio ecc., Milano, 1934 (I ed. 1894); A. Mioni, Elementi veneti nell’architettura di G. Quarenghi, Roma, 1934; M. Gibellino, L’influenza del barocco romano in Russia in Atti del 111 Congresso di Studi Romani, voi. II, Bologna, 1935; Id., Il barocco romano nel-l’Ucraina, ibid. IV Congresso, voi. I, Roma, 1938; B. Bertolini. La campagna di Russia 1812-1815, Milano, 1940; W. Giusti, Mazzini e gli Slavi, Milano, 1940. Le opere di argomento letterario saranno ricordate a parte. (3) E. Lo Gatto, Gli artisti italiani in Russia, voi. I : Gli architetti italiani a Mosca e nelle provincie, Roma, 1934; voi. II: Gli architetti nel sec. XI IH • Pietroburgo e nelle tenute imperiali, Roma-, 1935; voi. Ili : Gli architetti del sec. XIX a Pietroburgo e nelle tenute imperiali, Roma, 1943, Libreria dello Stato. 610 —