nove i cèchi e slovacchi da Bella a Vrchlicky, uno fra i bulgari (Vazov), e vari i saggi di poesie popolari. E sono presi e rimaneggiati da precedenti versioni italiane e straniere, o tradotti da altri (ché il Canini fu in contatto per la sua opera con molti Slavi) (1), ma rivestiti di una forma poetica e temprati da un lirismo personale che toglie loro tutta la fragranza originale. Intanto da un’antologia all’altra, da un florilegio all’altro i « pez-* zi » slavi iniziarono la loro fortuna e furono accolti, sia pure con discrezione, anche in testi destinati alle scuole. E tanto per fare un nome sonante, dirò che il nostro Pascoli, scegliendo fior da fiore come la Matelda dantesca, inserì proprio in Fior da fiore la delicata canzonetta « La orfana » delle « Kytice » di Erben nella versione del Teza (2), e Marko Kraljevic figura a sua volta in Sul limitare. E in quella fortunata edizione che è il Manuale delle letterature straniere curato da Guido Mazzoni e da Paolo Emilio Pavolini (3), non manca un capitolo su gli scrittori polacchi e russi dell’età moderna; vi è presente Mic-kiewicz con una ballata, cui fanno eco in appendice due canti popolari serbo-croati presi dal Tommaseo e dal Cassandrich. Ecco, così, ancora un meritato tributo alla suggestiva e semplice poesia popolare dei Serbo-Croati e ai suoi migliori traduttori in italiano. Argomenti slavi nella letteratura originale Anche in questo periodo varie opere di fantasia in prosa e in versi furono ispirate da argomenti slavi. In complesso sono poche opere e poco importanti, le quali né denotano un determinato indirizzo di pensiero e di gusto né raggiungono luminose vette artistiche, maneggiate come sono per lo più da oscuri e improvvisati verseggiatori e prosatori. Sarebbe vizioso il volerle mettere in relazione alla sopravvivenza di un falso o genuino romantici- (1) Per gli Sloveni, per la considerazione altissima che aveva della poesia di Preseren (anche se ne storpia il nome in Preshren) cfr. S. Rutar, Preseren med halijani in Ljubljans\i Zvon, dicembre, 1900. (2) E la stessa poesia, assieme ad una prosa di Tolstoj e ad una poesia di Krleza, figura ancora nella bella e recente antologia di B. Stefanutti - G. Surdich, Alle fonti, Padova, 1950 dedicata ad Arturo Cronia. (3) La prima edizione è del 1906, la VI del 1925. - 553