lumeggiano aspetti e autori della letteratura moderna e in cui superficialità e approfondimento si avvicendano; ma si raggiunsero anche risultati concreti e nuovi, che la critica militante cèca non esitò a riconoscere. Talvolta però — e questo soprattutto per colpa del Cronia — si è scesi a temi particolari e ad autori modesti, quasi che compiti ben più importanti e scrittori ben più significanti fossero già stati trattati dalla boemistica italiana. Per la letteratura slovacca non resta che richiamarsi al Giusti, il quale ne ha redatta la voce per YEnciclopedia italiana, ne ha tracciato un quadro nell’introduzione alla poco felice traduzione delle Cronache della casa triste di Kukucin (1) e ne ha scritto articoli nella Rivista di letterature slave. Allo stesso Giusti si devono infine la voce nella surricordata Enciclopedia e due articoli nella Rivista di letterature slave su i Sorabi o Serbi lusaziani (2). Si allargano gli orizzonti della letteratura serbo - croata Fra le letterature degli Slavi meridionali quella slovena è stata più fortunata nelle traduzioni che negli studi originali e negli articoli informativi. L’unica opera meritevole di rilievo è la monografia del Cronia su Zupancic (3), che fu accolta con entusiasmo dalla critica slovena anche perché era la prima grande monografia sul sommo poeta sloveno. I rimanenti lavori sono modesti quadri complessivi di storia letteraria (4) o brevi saggi critici e articoli (5), disseminati in riviste e giornali da (1) Udine-Tolmezzo, 1928. (2) Data la rarità del tema, da ricordare anche A. Cronia, Le condizioni nazionali e culturali dei Serbi di Lusazia in La vita italiana, 1926. (3) A. Cronia, Ottone Zupanèic, Roma, 1928. (4) Cfr. la voce Slovenia. Letteratura di A. Res ntìì’Enciclopedia Italiana-, Maver nelle sue Letterature slave; I. Trinko in Storia politica, letteraria ed artistica della Jugoslavia, Udine, 1940; un articolo di I. Grafenauer, Nuova letteratura slovena, tradotto male da C. (Calvi?) nell’£W. Or. del 1924; gli striminziti « cenni » che I. Maffei e F. Sinkovec Mayer hanno premesso alla brutta loro traduzione di Duma del Zupancic nel 1924. (5) O sono anche prefazioni a opere tradotte, come, per esempio, quella del Giusti a 11 racconto di Simon Sirotni\ di Cankar, Roma, 1929 o quella del Calvi a La mia vita dello stesso autore, Mantova, 1930. 686 —