Gli addestramenti linguistici ebbero il loro coronamento nella produzione lessicografica. Frutto ancora della lessicografia plurilingue o « sinfonica » dell’umanesimo è il piccolo ma originale Dictionarium quinque nobilis-simarum Europae linguarum, latinae, italicae, germanicae, dalmaticae et hungaricae (Venezia, 1595) di Fausto Veranzio (Vrancic), che include fra « le lingue più nobili d’Europa » il serbo-croato e vi dà la precedenza al dialetto cakavo, che semplicemente è detto dalmato: opera ancora irrazionale di un ingegno versatile, laico, che fu soprattutto architetto e matematico, storico e diplomatico (1). L’iniziativa ecclesiastica si afferma nel piano di studi concretato dalla Controriforma. I primi tentativi falliscono e restano, inediti, nell’ombra (2). La breccia viene fatta dal gesuita pugliese Giacomo Micaglia (3), il quale, dopo essersi cimentato in missioni (Croazia, Slovacchia, Transilvania) e in grammatiche latine e italiane per Serbosorte in Italia. Le altre grammatiche slave, sia pure opere di gesuiti, non ci interessano; tali, per esempio, la grammatica serbo-lusaziana di Jacobus Ticinus, Principia linguae Wendicae, pubblicata a Praga nel 1679, o la grammatica russa per stranieri (del gesuita ceco Jiri David ze Zdic?) Exemplar characteris mosco-vitico-ruthenici, pubblicata in Slesia nel 1690; cfr. B. Havranek, Luzic\à mluvni-cc jesuits\à, vyslà v Praze in Slavo a slovesnost, 1938, 4 e A. Florovskij, Rus\à mluvnice ces\ého jesuity z r. 1690, ibid. (1) Il dizionario è stato ripubblicato dal Thewrewk (Tòròk) a Presburgo nel 1834 e studiato da V. Dukat, Rjecni\ Fausta Vrancica in Rad, 231 (1925). Ulteriori notizie in A. Cronia, Contributi alla lessicografia serbo-croata in Ricerche slavistiche, II (1953). (2) Tale, p. es., un Dizionario delle tre lingue (latina, illirica, italiana) composto nel 1628 da un Gregorio Vidali di Lesina; cfr. M. Premrou, Trojezicni Recni\ Gregorija Vidali in Juznoslovens\i filolog, IV (1924), 187. La stessa sorte toccherà più tardi al Vocabolario di tre nobilissimi linguaggi : italiano, illirico e latino di G. Tanzlinger-Zanotti da Zara (cfr. G. Ferrari-Cupilli, Della vita e degli scritti di Giovanni Tanzlinger-Zanotti in Annuario Dalmatico, II, 1861; J. Guic, Ivan Tanzlinger-Zanotti in Glasni\ jugoslavens\og profesors\og drustva, XII, 1932, e T. Matic, Prva reda\cija Tanzlingerova Rje6-n,\a in Rad, 293) o al vocabolario curato da alcuni accademici di Ragusa (cfr. P. Mitrovic, Cetiri nepoznata dubrovacka rijecni\a in Nastavni vjesni\, XVII, 1909, pag. 522). (3) Sul Micaglia da ricordare per tanto : M. Vanino, Le\si\ograf ]a\ov Mikn-lia S. /. (1601-1654) in Vrela i Prinosi, 2 (1933), 26 e J. Jernej, Podrijetlo fa\ova Mi\alie in Zborni\ radova, Filoz. Fa\, Università, Zagabria, 1951. — 197