a Leone Tolstoi dal Rapisardi nelle sue « Poesie religiose » del 1887 fece riscontro nientemeno che il Pascoli con una canzone — o poema — su Tolstoj (1). Preso un po’ dalla lettura di Bakunin e un po’ dalle opere dello stesso Tolstoj (2), l’autore dei « Poemi italici » e delle « Canzoni di Re Enzo » accoppiò alle grandi visioni di « Paolo Uccello » e di « Rossini » quella del « grande e ossuto Vegliardo » e, messolo a contatto con S. Francesco, Dante e Garibaldi nell’irreale magico di una natura che si umanizza come nelle metamorfosi primeve e ispira alla parola mirabili effetti artistici, concluse il suo faticoso pellegrinaggio nella solitudine campestre del « mugik eroe » che di « fiamma vestia » e « lietamente arava con un sorriso tra la fulva barba» come dicesse: «Nella pace è il bene! » Così a modo suo 1’« ultimo figlio di Virgilio» dava interpretazione poetica al verbo di un grande « barbaro ». E nella carenza e nel grigiore di motivi russi nella letteratura italiana questo è un punto luminoso (3). Di fronte a questo poema tolstojano impallidisce l’inno alle Kursist\i cioè alle sventurate studentesse russe che, per le loro idee nichiliste, furono deportate in Siberia, inno in cui lo stesso Pascoli, prendendo occasione dalla Pasqua di resurrezione, celebra non solo la primavera dell’anno, ma la primavera della stirpe umana, da cui nascerà una creatura più perfetta perché più capace d’amare (4). Altro punto luminoso: la Resurrezione di Tolstoj nell’interpretazione musicale del non ancor trentenne Franco Alfano che con essa — siamo nel 1904 — inizia la nuova « poetica » del « giovane teatro verista » e porge un nuovo omaggio o incentivo a quel « russismo » che nella stessa epoca ispirerà la Siberia di Giordano. Ben più numerose le opere di argomento polacco. Risonarono ancora nel Parnaso italiano patetici versi politici — anche in dialetto — sulla Polonia e a questi, assieme a liriche religiose, (1) Pubblicato nell’edizione zanichelliana Poesie di Giovanni Pascoli nel voi. di Poemi italici e Canzoni di Re Enzo, Bologna, IV ed. 1928. (2) E ce lo prova il suo articolo Tolstoi pubblicato nel Marzocco del 1911. Come semplice curiosità bibliografica sia ricordato il romanzo di un piccolo principe russo che si conclude in Giappone : S. Blandy, Fra Russi e Giapponesi ovvero il piccolo re, Milano, 1877. (3) Solo alla vigilia della grande guerra il Lo Gatto, ancor giovanissimo, si cimentò in un romanzo d’a,vventure su sfondo russo : 1 misteri della Siberia, Livorno, 1913. (4) G. Pascoli, Odi e inni in Tutte le opere (Poesie), Milano 1951, VI ed. - 555