suoi Ordini (1). I suoi Cataloghi, come dice l’autore e come aveva fatto il Vecellio, « sono espressi con imagini e spiegati con una breve narrazione ». Non vi manca qualche curiosità slava: l’ordine dei Canonici regolari in Polonia (tab. XXI), i San Sepolcristi in Boemia, Polonia e Russia (tab. XXXI), la congregazione di monaci ruteni basiliani in Russia e Ucraina dopo l’unione di una parte della chiesa rutena con la romana nel 1593 (tab. XCVIII). Sono tutte figure e impressioni di attualità. Tutto quello che sa di slavo, è avvolto dal fascino della curiosità. L’iconografia a sua volta si completò con l’araldica che sorgeva e traeva incremento e profitto dalle manie nobiliari della società secentesca e ispirava tante stemmatografie generali e particolari. Di queste ultime, concernenti i Polacchi, discorreremo poi. Delle prime ricordiamo invece i Principimi Christianorum stemmata del nobile fiorentino, passato al luteranesimo e morto in Germania, Antonio Albizzi (2). Trattandosi di una stemmatografia degli stati europei di antico diritto o ricordo, non vi mancano le belle e grandi tabelle dei re di Polonia e di Boemia con le rispettive « notationes » storico-genealogiche Ed è lusinghiero e rimarchevole per i Boemi che, in quei per loro duri tempi di servitù, il simbolo ed il lustro della patria loro siano stati riconosciuti e riconsacrati da un italiano esule in Germania in un’opera di stemmatografia o di genealogia europea (3). smografie rinascimentali, degli Slavi vi sono compresi Ruteni, Polacchi, Boemi e Carinzi cioè Sloveni. (1) E si ebbe l’edizione bilingue Ordinum religiosorum in Ecclesia militanti Catalogus... - Catalogo degli ordini religiosi della Chiesa militante.,., Romae, 1706. Ne seguirono i due volumi di La gerarchia ecclesiastica considerata nelle vesti sacre e civili usate da quelli i quali la compongono, Roma, 1720 e la nuova edizione bilingue Ordinum equestrium et militarium Catalogus - Catalogo degli Ordini equestri e militari, Roma, 1711. (2) Antonii Albizii, Principum Christianorum stemmata... cum brevtbus eiusdem notationibus ex archivis Principum descripta, Augustae Vind. 1608, Argentorati, s.a. (1627). Di J. Zabarella, Polonica sive Originum Polonicarum Stemmata centum, Patavii, 1650 si farà cenno poi. (3) Alla storia genealogica, con esempi di Polonia e Boemia, possiamo ascrivere anche Michele da Este, Delle corone de prencipi christiani, Libro primo, nel quale si descrivono gli arbori delle Regai Case di Francia, ecc. Roma, 160' 224 —